mercoledì 5 giugno 2024
L'intervento del Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede a un incontro dell'Ordine di Malta: tra i fedeli di Cristo uno su sette è vittima di persecuzioni
L’arcivescovo Paul Richard Gallagher

L’arcivescovo Paul Richard Gallagher - Agenzia Romano Siciliani

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«La violazione del diritto alla libertà religiosa ha l'effetto di ledere non solo un diritto ma l'intera categoria dei diritti umani». Lo ha ribadito l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, intervenendo ieri alla conferenza internazionale "Religious Freedom and Human Integral Development", organizzata dall'Ambasciata dell'Ordine di Malta presso la Santa Sede retta da Antonio Zanardi Landi, da Atlantic Council, Notre Dame University, University of Sussex, John Cabot University e Pontificia Università Urbaniana.

«È preoccupante che, secondo alcune stime - ha spiegato il “ministro” degli Esteri vaticano -, quasi 4,9 miliardi di persone vivono in Paesi con violazioni gravi o gravissime della libertà religiosa. In materia di coscienza, è interessante notare che i cristiani sono i più vulnerabili a questo riguardo. Oltre 365 milioni di cristiani, circa uno su sette, affrontano alti livelli di persecuzione a causa della loro fede. Gli attacchi contro chiese e proprietà cristiane sono aumentati in modo significativo nel 2023. Si tratta di cifre degne di nota, soprattutto se si considera che anche una sola violazione di un diritto umano è di una gravità senza precedenti».

L’evento, ospitato nella Villa Magistrale dell’Ordine all’Aventino, si è concluso con una tavola rotonda a cui ha assistito il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

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