E proprio alla figura del giovane morto a soli 24 anni, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990, uomo che ha saputo vivere la Parola di Dio in letizia spendendosi nel silenzio per gli ultimi, si richiama l'arcivescovo di Torino commentando il Vangelo delle beatitudini.
Siamo chiamati, dice monsignor Nosiglia, “a vivere la gioia del Vangelo nella vita quotidiana.
Un impegno che ha la sua origine nell'incontro con Gesù Cristo. Frassati è un modello per noi, per voi giovani”. I suoi cardini erano “preghiera, Eucaristia e attenzione ai poveri, perché è nei poveri che si accoglie Cristo. E anche voi, cari giovani, dovete aiutare la Chiesa a essere più povera e per i poveri, come ci invita a fare Papa Francesco”.