«Questo ciclo di pitture belle e gioiose rende bene l’immagine di una Chiesa attraente e luminosa, come ci chiede papa Francesco». Lo sostiene il vescovo di Forlì-Bertinoro, Livio Corazza, che oggi alle 21 inaugurerà il ciclo pittorico della chiesa parrocchiale di San Giuseppe Artigiano nel quartiere Bussecchio di Forlì, insieme al sindaco della città romagnola, Davide Drei. «La comunità parrocchiale – spiega il parroco don Carlo Guardigli – ha fatto dipingere la fascia alta dell’interno della chiesa al pittore Franco Vignazia per il suo caratteristico stile. Il ciclo pittorico s’ispira a san Giuseppe, cui è dedicata la chiesa, come punto di unione fra Antico e Nuovo Testamento. È una Biblia pauperum, in cui la narrazione della Sacra Scrittura è presentata con stile semplice e accattivante, esteticamente riuscita e funzionale alla traditio fidei, alla tradizione e alla catechesi. La centralità di san Giuseppe, presenza discreta ma forte e decisa che veglia, accetta e custodisce il dono che gli è stato affidato dall’alto, trasmette a tutti il mistero di Dio che, incarnandosi, ha bisogno della paternità umana. San Giuseppe è una figura moderna, che oggi va ripresa e rivalutata per focalizzarci su un tema delicato come quello della paternità, in netto contrasto con la società moderna, dove la figura del padre e della madre spesso è ridotta, se non addirittura assente».
I quattromila parrocchiani del popolare quartiere forlivese sono molto orgogliosi di mostrare quellla che alcuni di loro arrivano a definire la «Cappella Sistina della Romagna». Raccontano i componenti del consiglio pastorale parrocchiale: «La grande opera affascina i bambini che qui fanno il catechismo e richiama già tanti visitatori, anche da fuori città e perfino dall’estero, Germania e Olanda comprese». Alcuni bambini hanno già “battezzato” il ciclo pittorico la “Bibbia a fumetti”. E già circolano gli aneddoti. Durante una visita scolastica, un bambino di seconda elementare ha commentato: «Che bello, ci sono i cartoni! Mica come nelle altre chiese che sono tutte buie». Commenta il pittore Franco Vignazia, originario di Genova e forlivese di adozione: «I dipinti in acrilico su muro nascono con l’obiettivo di raccontare la presenza del Padre all’inizio della storia, nella Genesi, e la vita di san Giuseppe, padre putativo di Gesù, in alcuni “quadri”. In questo modo, lo spazio interno della chiesa parla e racconta, anche nei tempi in cui non si svolgono le azioni liturgiche che caratterizzano il luogo. Poi i colori forti raccontano la vita». Gli “affreschi” sono il completamento della parrocchia, dopo la costruzione della chiesa 15 anni fa, l’oratorio e i campi da gioco.