Ferragosto solidale per la Comunità di Sant'Egidio che, come ogni anno, ha organizzato in diverse città italiane il tradizionale pranzo dell'Assunta all'insegna della prossimità e della condivisione. A caratterizzare l'edizione di quest'anno è stata la partecipazione di volontari di tutte le età, insieme ad anziani, senza dimora, migranti (molte le ucraine) e detenuti. Insomma una risposta corale al grande bisogno di stare insieme, che appartiene a tutti ma in particolare a chi è più fragile, soprattutto in un giorno in cui, nelle città svuotate, al caldo asfissiante delle periferie urbane italiane si aggiunge anche la solitudine.
A Roma il “pranzo dell’amicizia” nella mensa di via Dandolo ha accolto 500 invitati con il menù tradizionale del Ferragosto (lasagne, pollo con i peperoni, cocomero e dolce), servito a tavola da numerosi volontari, tra i quali alcuni afghani a due anni esatti dalla grande fuga di Kabul, iniziata proprio il 15 agosto 2021. Ma il “Ferragosto della solidarietà” è stato vissuto anche nei numerosi cohousing e convivenze realizzati da Sant’Egidio con anziani, persone con disabilità, ex senza fissa dimora. Grande festa anche alla “Villetta della Misericordia”, all’interno dell’area del Policlinico Gemelli, con i residenti (ex senza dimora) e i loro amici.
Un evento particolarmente sentito si è tenuto stamattina nella Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso: la “cocomerata solidale” ha raggiunto ben 2.500 detenuti. In un momento difficile per gli istituti penitenziari italiani, come testimoniano i due recenti drammi consumati nel carcere di Torino, la festa è continuata anche a Regina Coeli e nel carcere di Civitavecchia.
Feste, pranzi ed altri eventi si sono svolti anche a Milano, Genova, Padova, Napoli e in altre città italiane.