Dalle blasonate magliette e calzoncini dei Diavoli rossi del Manchester United al tradizionale abito bianco e nero dei frati domenicani. È la storia di Philip Mulryne, classe 1978, ex centrocampista nordirlandese che proprio sabato scorso (8 luglio) ha ricevuto a Dublino nella chiesa di San Salvatore l’ordinazione sacerdotale. A imporre le mani sul novello sacerdote è stato il segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede, il domenicano statunitense Joseph Augustine Di Noia.
«Dopo una scelta matura - ha spiegato nell’omelia l’arcivescovo Di Noia - caro padre Philip, hai mostrato la tua disponibilità ad abbracciare il servizio al quale sei stato chiamato. Qualsiasi sia la cifra che hai guadagnato, considerala una perdita. Davvero, la tue esperienza come sportivo ti ha aiutato a prepararti a questo momento: tu hai conosciuto il significato della parola lavorare duro per ottenere un risultato. E ora il tuo risultato è Cristo». E ha aggiunto, quasi a spiegare ai fedeli che assiepavano la chiesa di Dublino in Dominican Street il senso più profondo della nuova missione che attende il presbitero domenicano: «Ora il tuo nuovo goal è Cristo».
Fra’ Mulryne è stato ordinato diacono nell'ottobre del 2016 nella stessa chiesa dublinese. Ma ad incuriosire il mondo dei media e non solo è stata la scelta controcorrente di questo sportivo che ha preferito appendere al chiodo negli spogliatoi del Manchester la maglietta da centrocampista per indossare il più semplice abito di un religioso domenicano scegliendo così di professare i voti solenni di povertà, castità e obbedienza.
Mulryne è stato per anni un nome di primo piano nel mondo del calcio britannico, cresciuto nelle giovanili dello United (il suo debutto risale addirittura al 1997), tanto da collezionare anche cinque presenze nel leggendario Manchester United allenato da Alex Ferguson. Sono ben 135 le presenze in altri due club storici del calcio inglese, come il Norwich City e il Leyton Orient, mentre anche nella Nazionale del suo paese Mulryne è arrivato a farsi decisamente valere, collezionando ben 27 presenze con la maglia dell’Irlanda del Nord nel corso della sua carriera.
Ritiratosi ufficialmente dal calcio nel 2009 a causa di una serie di infortuni, Mulryne - che è arrivato a guadagnare, secondo il quotidiano Mirror fino a 700mila euro all'anno - prima di decidere dopo un periodo di discernimento il suo ingresso prima nel Seminario diocesano di San Malachia a Belfast e poi nel 2012 nel noviziato dei frati domenicani di Cork.
Nel corso di questi anni di preparazione al sacerdozio fra’ Philip ha conseguito i suoi studi teologico-filosofici alla Queen University di Belfast e poi a Roma come studente del Pontificio collegio irlandese presso la Pontificia università Gregoriana. «Gioiamo tutti assieme a padre Philip e ai suoi familiari – si legge nell’home page del sito internet dei domenicani irlandesi – per il lieto evento della sua ordinazione sacerdotale e per questo importante gradino della sua vita di frate domenicano».
Nato a Belfast, attaccante del Manchester United. La vicenda del prete novello ha molte affinità, almeno iniziali, con il più celebre nordirlandese del calcio: George Best. Geniale, irrequieto funambolo che, purtroppo, non seppe mai valorizzare appieno i tanti talenti, non solo pallonari, che Dio gli aveva donato. Ma quella è tutta un'altra storia.