domenica 1 giugno 2014
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Ad annunciare questa giornata speciale, sabato sera qui all'Olimpico, è stato un personaggio un po' al di fuori dal mondo del Rinnovamento nello Spirito. Ieri, qui allo Stadio, c'era Luciano Ligabue a suonare le sue canzoni. E tra un rock e una ballata, l'autore di "Hai un momento Dio" si interrompe per annunciare: "Sapete chi verrà domani (oggi per chi legge, ndr) su questo stesso palco? Papa Francesco. Mi piace, questo papa", dice "il Liga" ai fan scatenati. Entusiasti e rumorosi quanto i 52 mila, arrivati stamattina da tutta Italia e da tanti paesi del mondo, per questa 37esima Convocazione nazionale del movimento. La prima organizzata, oggi e domani, qui a Roma, diversamente dalle precedenti edizioni, da sempre a Rimini. Perché oggi c'è un invitato unico, papa Francesco, che ha accettato con slancio l'invito fattogli con fiducia dal presidente nazionale Salvatore Martinez. Curve, distinti e tribune si sono svuotate sabato notte dai fan del rocker di Correggio per riempirsi, poche ore dopo, delle famiglie, dei giovani, dei religiosi convocati qui dallo Spirito Santo. Tanto diverso è l'evento quanto simile è l'entusiasmo della folla, che canta, applaude e fa "la ola" come si addice a una folla da stadio. Il campionato è finito, ma qui l'Olimpico rimbomba ancora un nome - "Fran-ce-sco, Fra-ce-sco" - che stavolta non ha niente a che fare col capitano della Roma. Tra le 52 mila persone arrivate, almeno 5 mila sono stranieri, mille i sacerdoti schierati nelle prime file per distribuire l'Eucarestia in questa estemporanea cattedrale a cielo aperto. E poi 350 religiosi. E tanti bambini, almeno 3 mila. Tra i tantissimi volontari che permettono questa gioiosa festa della Fede un applauso va ai 1.300, che hanno lavorato tutta la notte, dopo il concerto rock, per predisporre l'Olimpico all'evento. Al mattino un fiume di persone assedia i cancelli. Tanti gli striscioni delle Diocesi, altrettante le bandiere: Croazia, Brasile, Francia, Polonia, Sry Lanka... La gioia di esserci trabocca dalle tribune e lo stesso Martinez fatica a frenare gli applausi e i cori. Quando parla il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, la folla ascolta in silenzio le sue parole di speranza. Una rondine volteggia tranquilla sul prato dell'Olimpico. Poi è la volta di Patti Gallagher Mansfeld, "la madre del Rinnovamento", come la chiamano qui. Eì una giovane studentessa statunitense, nel 1967, quando assieme ad altri compagni invoca lo Spirito Santo perché si rinnovi, in questi anni difficili, il miracolo del Cenacolo. E lo spirito pentecostale riprende con forza a soffiare nel mondo. E oggi qui all'Olimpico.
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