Comunione, dialogo, contingenza. Queste le parole che stamattina il segretario generale della Cei monsignor Mariano Crociata, ha proposto ai parlamentari e al pubblico presente all’incontro “Cattolici e cattolici a confronto” presso la Sala del refettorio della Camera. “I cattolici – e non solo quelli impegnati in politica – si collocano in tanti campi su “fronti” diversi, perciò hanno bisogno di ritrovare sempre di nuovo le fila di un legame che precede ogni differenziazione”. Il primato della comunione tra credenti, dono innanzitutto della grazia mediante la fede e i sacramenti, è ciò unisce i cattolici in politica; ciò che unisce i credenti tra di loro, alimentato dal dialogo, è più importante e maggiore rispetto alle differenze determinate dalla realtà sociale e politica. Una consapevolezza che fa vivere la responsabilità politica come vocazione. Primo compito dei cattolici è quindi “coltivare la propria fede e curare la sua espressione e coerenza in tutti gli ambiti” avendo come punto di riferimento la dottrina sociale della Chiesa, “un insegnamento che ha un carattere dinamico – ha sottolineato Crociata – per la natura stessa della realtà sociale a cui si applica, e che quindi richiede un discernimento costante dell’intelligenza credente”. Tra i temi che la recente enciclica “Caritas in veritate” ha affrontato, Crociata ha ricordato “la necessità di integrare la società e la cultura dei diritti con quella dei doveri, e il rapporto e la necessaria autonomia della politica rispetto all’economia, alla finanza e alla tecnica”. Infine il segretario generale ha ricordato il carattere contingente della scelta politica di schieramento, dal momento che “nessuna scelta può tradurre compiutamente la visione cristiana” e che “la scelta di esprimere l’impegni dei cattolici in una qualche forma di unità politica o in una pluralità di formazioni partitiche o simili, ha carattere discrezionale dettato da un prudente giudizio sulle circostanze”.Moderatore del dibattito è stato il direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio. La Tavola rotonda conclusiva era affidata a Rocco Buttiglione, Giuseppe Fioroni e Beppe Pisanu. Sulla Dottrina sociale della Chiesa si sono confrontati gli onorevoli Paola Binetti (UDC), Donato Mosella (API), Rosa De Pasquale (PD), Gabriele Toccafondi (PDL) e Massimo Polledri (Lega); quindi il direttore de "La Società" Claudio Gentili ha moderatore di una tavola rotonda tra universitari e giovani professionisti.