Si ispira alla Lettera Enciclica di Papa Francesco Laudato si' il Messaggio rivolto quest’anno dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso a tutti i musulmani del mondo per il mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr che lo conclude. Un indirizzo di saluto particolarmente significativo perché proprio cinquant’anni fa, a solo tre anni dall’istituzione del Dicastero vaticano da parte di Paolo VI, per la prima volta fu inviato un Messaggio per questa occasione.
“Cristiani e musulmani: insieme per la cura della casa comune”, è il titolo del Messaggio di quest’anno con cui il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, il cui presidente è il card. Jean-Louis Tauran, intende assicurare la solidarietà della Chiesa cattolica ai seguaci dell’Islam nel particolare periodo del Ramadan e per estendere loro i "migliori auguri di serenità, gioia e abbondanti doni spirituali". L’iniziativa è mossa dalla volontà di promuovere dialogo e relazioni cordiali con i musulmani, offrendo riflessioni su sfide attuali e urgenti. Come quella della salvaguardia del Creato. Nella Laudato si' -si legge nel Messaggio- Papa Francesco attira l’attenzione sui danni causati all’ambiente, a noi stessi ed ai nostri simili, dai nostri stili di vita e dalle nostre decisioni. Accogliere la sfida del rapporto dell’umanità con la natura, “coinvolge tutti noi, a prescindere dal fatto che professiamo o meno una credenza religiosa”.
Per Francesco “il mondo è una ‘casa comune’ a tutti i membri della famiglia umana. Pertanto, si legge ancora, nessuna persona, nazione o popolo può imporre in modo esclusivo la propria comprensione del pianeta. È per questo che Papa Francesco invita a “rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del nostro pianeta’, e ricorda che “la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore”. Come credenti, prosegue il Messaggio, il nostro rapporto con Dio si deve manifestare anche attraverso il modo di rapportarci al mondo. La nostra vocazione di essere custodi dell’opera di Dio non è né facoltativa, né marginale in relazione al nostro impegno religioso come cristiani e musulmani: è parte essenziale di esso.
Possano i pensieri religiosi e le benedizioni che derivano dall’osservanza del mese del Ramadan, conclude il testo del Pontificio Consiglio, sostenervi, con l’aiuto di Dio, sulla via della pace e della bontà, nel prendervi cura di tutti i membri della famiglia umana e di tutto il Creato!”.