Sono 1148 - il doppio rispetto al 2010 - i
progetti speciali offerti, in aggiunta ai servizi ordinari, dalle
218 Caritas diocesane italiane alla nuova utenza creata dalla
crisi. Lo rileva "Poverty and inequalities on the rise", terzo
rapporto di Caritas Europa sulla crisi economica, che ha un
particolare focus sui sette "paesi deboli" dell'Unione Europea
(Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania, Cipro).
"Nei 2832 centri di ascolto oggi un utente su due è italiano, ha
perso il lavoro da poco è sotto retribuito e ha un livello medio
istruzione - ha affermato alla conferenza stampa di presentazione
Federica De Lauso del centro studi di Caritas Italia - abbiamo
avuto bisogno di creare progetti specifici per queste nuove forme
di povertà".
Così i circa 28 mila volontari attivi nei 2832
centri di ascolto delle 218 Caritas diocesane hanno aumentato le
iniziative speciali dedicate a questo target: erano 570 nel 2010
e sono 1148 oggi. "Vuol dire cinque progetti in più per ogni
Caritas diocesana", specifica De Lauso.
- Le nuove offerte di Caritas vanno dall'attività di
microcredito a supporto di aziende e famiglie, a fondi di
solidarietà istituiti da vescovi, a sportelli di consulenza sul
lavoro, a market solidali a dimensione di famiglia dove fare
spesa con una carta a punti per un budget e un tempo limitato.
"Ma vi sono anche iniziative ancora più sperimentali, attivate
attraverso un lavoro di rete - aggiunge De Lauso - come il
collegamento a centri per l'impiego per la formazione per chi
cerca lavoro e l'adozione da parte di famiglie di nuclei
familiari bisognosi".
Le Caritas sono diventate promotrici di
occupazione con voucher lavoro e banche del tempo. Vi sono infine
progetti di car sharing e carpooling promosse dalle
organizzazioni diocesane. In particolare sono 139 gli sportelli
diocesani di consulenza/orientamento al lavoro, mentre sul fronte
casa risultano attivi servizi informativi in 68 diocesi. Gli
empori solidali sono presenti in 109 diocesi:70% in più rispetto
al 2010.
Per finanziare queste nuove attività nel corso del 2013 Caritas
Italiana ha attivato un "fondo straordinario anticrisi". Da
giugno a dicembre 2013, il 76% delle Caritas diocesane ha
presentato richiesta di rimborso per tali progetti nel settore
dell'abitazione, del lavoro, delle spese di prima necessità e
del sostegno al credito per un importo pari a 5 milioni 650 mila
euro. Fra le tipologie di spese sostenute prevalgono i contributi
al reddito (che assorbono il 39,6% dell'ammontare complessivo di
spese rimborsate), seguiti dall'acquisto di beni di prima
necessità (32%). Al Sud hanno prevalso nettamente le spese
destinate alla costituzione di fondi di garanzia presso istituti
bancari per la realizzazione di attività di microcredito e
all'erogazione di contributi al reddito.