giovedì 11 luglio 2024
A Torino da lunedì 15 a sabato 20 luglio ottomila coppie del grande movimento di spiritualità coniugale per il XIII Incontro internazionale. Quasi 90 Paesi rappresentati dai cinque continenti
Coppie delle Equipe Notre-Dame in arrivo a Torino

Coppie delle Equipe Notre-Dame in arrivo a Torino

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Ottomila coniugi delle Équipe Notre-Dame nel capoluogo piemontese per il XIII Incontro internazionale Quasi 90 Paesi rappresentati Sposi in arrivo anche da Australia e Nuova Zelanda Arriveranno da 86 Paesi di 5 continenti gli 8 mila aderenti all’Équipe Notre-Dame (End) che hanno scelto la città della Sindone per il XIII Raduno internazionale sul tema “Andiamo con cuore ardente” che richiama l’episodio del Vangelo dei discepoli di Emmaus. L’incontro, che si tiene ogni 6 anni (lo scorso si è tenuto a Fatima), è stato presentato ieri a Torino in Comune dal vescovo ausiliare Alessandro Giraudo; dalla vicesindaco Michela Favaro; da Maurizio Marrone, assessore regionale con delega alle famiglie; e da Giampiero Leo, consigliere della Fondazione Crt sponsor del meeting. Clarita e Edgardo Bernal, sposi colombiani, responsabili internazionali del movimento, hanno spiegato che le End sono «una associazione laicale e cattolica, nata per rispondere all’esigenza degli sposi di vivere in pienezza il sacramento del matrimonio nella complessità della realtà contemporanea ». L’obiettivo del movimento, fondato in Francia nel 1939 da padre Henri Caffarel (di cui è in corso la causa di canonizzazione) e riconosciuto nel 1992 dal Consiglio Pontificio per i laici, «è approfondire insieme la spiritualità coniugale, accompagnando le coppie e sostenendole nel loro progetto di vita in un tempo in cui la famiglia è in crisi ». Oggi fanno parte delle End 160mila persone in oltre 90 nazioni: in Italia le coppie sono 3.419, seguite da 612 consiglieri spirituali. A Torino i gruppi più numerosi giungeranno da America Latina, Francia, Spagna, Italia, Africa ma saranno presenti anche coppie dall’Oceania, Stati Uniti e nazioni in sofferenza come l’Ucraina, la Siria, il Libano o dove i cristiani sono in minoranza come gli Emirati Arabi e il Quatar. Aprirà l’incontro l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, Roberto Repole. Tra i relatori anche il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione.

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