Alla vigilia del primo incontro collegiale papa Francesco ha voluto ufficializzare in modo solenne la costituzione del «gruppo» di otto cardinali chiamati lo scorso 13 aprile ad aiutarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare una riforma delle Curia Romana. Lo ha fatto con un chirografo firmato sabato e pubblicato ieri e in cui ha dato il nome di «Consiglio di cardinali» a questo «gruppo». «Tra i suggerimenti emersi nel corso delle Congregazioni generali di Cardinali precedenti al Conclave – è questo l’esordio del documento pontificio – figurava la convenienza di istituire un ristretto gruppo di membri dell’episcopato, provenienti dalle diverse parti del mondo, che il Santo Padre potesse consultare, singolarmente o in forma collettiva, su questioni particolari». «Una volta eletto alla Sede romana, – prosegue il chirografo – ho avuto occasione di riflettere più volte su questo argomento, ritenendo che una tale iniziativa sarebbe stata di notevole aiuto per svolgere il ministero pastorale di Successore di Pietro che i fratelli cardinali avevano voluto affidarmi».«Per questo motivo, il 13 aprile scorso – scrive il Pontefice – ho annunciato la costituzione del menzionato gruppo, indicando, in pari tempo, i nominativi di coloro che erano stati chiamati a farne parte». Come è noto i cardinali nominati erano, e sono, rappresentanti delle Americhe, dell’Asia, dell’Europa, dell’Africa e dell’Oceania. Ne è coordinatore l’arcivescovo di Tegucigalpa, il salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, e ne fa parte anche l’italiano Giuseppe Bertello, mentre ne è segretario il vescovo di Albano, Marcello Semeraro. Nel chirografo papa Francesco spiega quindi che «ora, dopo matura riflessione», ritiene «opportuno che tale gruppo... sia istituito come un “Consiglio di cardinali”», con il compito di aiutarlo appunto «nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana». Questo Consiglio «sarà composto dalle medesime persone precedentemente indicate, le quali potranno essere interpellate, sia come Consiglio sia singolarmente, sulle questioni che di volta in volta riterrò degne di attenzione». «Detto Consiglio, che rispetto al numero dei componenti mi riservo di configurare nel modo che risulterà più adeguato, – conclude il Papa nel Chirografo – sarà un’ulteriore espressione della comunione episcopale e dell’ausilio al munus petrinumche l’episcopato sparso per il mondo può offrire».Nel presentare il documento il “portavoce” vaticano padre Federico Lombardi ha sottolineato che il Consiglio non ha un carattere deliberativo, ma che «arricchisce il governo della Chiesa di una nuova modalità di consultazione», affiancando così altri consessi già esistenti come la riunione dei capidicastero di Curia e il Sinodo del vescovi.Il Consiglio, che il Papa – ha notato padre Lombardi – potrà ascoltare su un «campo amplissimo» di argomenti, si riunisce collegialmente per la prima volta stamane. L’incontro si svolgerà nella biblioteca privata dell’appartamento pontificio nella terza loggia del Palazzo Apostolico. Padre Lombardi ha spiegato che il vescovo Semeraro ha già preparato una ampia sintesi di una ottantina di contributi già pervenutigli. I lavori – mattina e pomeriggio – dureranno fino a giovedì. È prevista la presenza del Papa, eccezion fatta per la durata dell’udienza generale di mercoledì mattina e per l’udienza ai partecipanti al convegno sulla <+corsivo>Pacem in Terris<+tondo> prevista per giovedì mattina.Padre Lombardi ha anche informato che oggi viene diffuso un dettagliato – e certificato – «Rapporto annuale» delle attività dell’Istituto per le Opere di Religione relativo al 2012. È la prima volta che avviene.
Con un chirografo papa Francesco ha ufficialmente istituito un Consiglio di cardinali «per un aiuto nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana». Il gruppo si riunirà con il Papa nei prossimi tre giorni. IL TESTO
EDITORIALE Per ascoltare e servire meglio di Salvatore Mazza
IL FATTO Tra la Cei e Francesco piena sintonia
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