Quello odierno é il terzo Concistoro del pontificato di Benedetto XVI. I due precedenti erano stati il 24 marzo 2006 – con la creazione di 15 nuovi porporati – e il 24 novembre 2007 – con la creazione di 23 cardinali. Nel Concistoro di oggi il Papa creerà 24 cardinali, dieci dei quali italiani e, tra costoro, 8 elettori ossia con diritto di voto in un eventuale Conclave. Al riguardo in totale sono 20 i neo porporati elettori; i rimanenti 4 non hanno diritto al voto in quanto ultraottantenni. Brevemente tratteggiamo le figure dei neo cardinali, a cominciare dagli italiani. Dove troviamo gli appartenenti alla Curia Romana:
Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nato a Molfetta, in provincia di Bari, l’8 giugno 1938;
Fortunato Baldelli, penitenziere maggiore nato a Valfabbrica, in provincia di Perugia, il 6 giugno 1935;
Velasio De Paolis, nato a Sonnino in provincia di Latina il 19 settembre 1935, presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede;
Mauro Piacenza, nato a Genova il 15 settembre 1944, prefetto della Congregazione per il clero – sarà il più giovane cardinale italiano –;
Gianfranco Ravasi, nato a Merate in provincia di Lecco il 18 ottobre 1942, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura. L’unico arcivescovo residenziale italiano a ricevere oggi la porpora sarà
Paolo Romeo, nato ad Acireale nel Catanese il 20 febbraio 1938, attuale «pastore» della Chiesa di Palermo. È piemontese, per la precisione di Ricaldone, nell’Alessandrino dov’è nato il 1° settembre 1934
Paolo Sardi, pro-patrono del Sovrano militare Ordine di Malta mentre
Francesco Monterisi, nato a Barletta, in provincia di Barletta-Andria-Trani il 28 maggio 1934 è l’attuale arciprete di San Paolo Fuori le Mura. Riceveranno la berretta cardinalizia anche due italiani ultraottantenni: il bioeticista e presidente della Curia Romana
Elio Sgreccia, nato a Arcevia nell’Anconitano il 6 giugno 1928 e, infine, il celebre maestro della Cappella Sistina di Roma,
Domenico Bartolucci, nato a Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze il 7 maggio 1917. Passando ai cardinali stranieri, i "curiali" sono lo svizzero 60enne
Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani; lo statunitense 62enne Raymond
Leo Burke prefetto della Segnatura apostolica e il guineano 65enne
Robert Sarah presidente di Cor Unum. Gli arcivescovi residenziali stranieri sono
Antonios Naguib, 75 anni, patriarca di Alessandria dei Copti in Egitto;
Reinhrad Marx, 57 anni, arcivescovo di Monaco di Baviera;
Kazimierz Nycz, 60enne arcivescovo di Varsavia;
Donald William Wuerl, il 70enne arcivescovo di Washington;
Laurent Monsengwo Pasinya, il 71enne arcivescovo di Kinshasa in Congo;
Medardo Joseph Mazombwe, 79 anni, emerito di Lusaka in Zambia;
Albert Malcom Ranjith, 63 anni, arcivescovo di Colombo nello Sri Lanka;
Raul Eduardo Vela Chiriboga, 76enne arcivescovo emerito di Quito in Ecuador;
Raymundo Damasceno Assis, 73enne arcivescovo di Aparecida in Brasile. Completano l’elenco due ultraottantenni, l’84enne
Josè Manuel Estepa Llaurens ordinario militare emerito spagnolo e il tedesco
Walter Brandmüller, 81enne vescovo titolare di Cesarea di Mauritania.