Il deserto di Badain Jaran, in Mongolia - Fotogramma
Capita a tutti di sentirsi inadeguati, di pensare di non farcela, di temere che le cose che ci vengono chieste siano troppo superiori alle nostre forze. In realtà. spiegano i maestri dello spirito, il Signore consente solo “prove” che siamo in grado di sostenere e nella quali ci è accanto come non mai. Anzi, spiega Charles De Foucauld (1858-1916), santo monaco del deserto definito da papa Francesco “fratello universale”, all’uomo Dio chiede solo un po’ di buona volontà. De Foucauld scrive così:
«Dio non ha vincolato la salvezza alla scienza, all’intelligenza, alla ricchezza, a una lunga esperienza, a doni rari e che non tutti hanno ricevuto, no. L’ha vincolata a ciò che è nelle mani di tutti, assolutamente di tutti, dei giovani e dei vecchi, degli esseri umani d’ogni età e d’ogni classe, di qualsiasi grado di intelligenza e di qualsiasi condizione…L’ha vincolata a ciò che tutti, assolutamente tutti, possono dargli, a ciò che ogni essere umano, qualunque sia, può dargli, procurandosi un po’ di buona volontà: un po’ di buona volontà è tutto ciò che ci vuole, per guadagnare questo cielo che Gesù vincola all’umiltà, al fatto di farsi piccoli, di prendere l’ultimo posto, di obbedire, e che altrove vincola ancora alla povertà dello spirito, alla purezza del cuore, all’amore della giustizia, allo spirito di pace…Speriamo, dal momento che grazie alla misericordia di Dio la salvezza è così vicina a noi, nelle nostre mani, e che ci basta un po’ di buona volontà per ottenerla».