Il governo cinese ha condannato ieri padre Wang Chengli - amministratore diocesano della comunità non ufficiale della diocesi di Heze (Caozhou) nella provincia dello Shandong - a tre anni di "rieducazione tramite il lavoro", perché si sarebbe rifiutato più volte di unirsi alla governativa Associazione patriottica dei cattolici cinesi. Lo riferisce l'agenzia missionaria AsiaNews. Sono state fonti cattoliche di Heze a spiegare ad AsiaNews che la condanna è collegata alla fermezza del sacerdote nel rifiutare l'iscrizione all'Ap. Le stesse fonti cattoliche ritengono che la sentenza contro padre Wang potrebbe essere collegata alla questione dell'ordinazione del vescovo ufficiale della Chiesa di Heze. I cattolici di Heze chiedono con urgenza ai membri della Chiesa universale e alla Santa Sede di pregareper padre Wang e di lavorare per ottenerne il rilascio.Intanto, il gruppo di 30 cattolici non ufficiali della diocesi di Tianshui è stato rilasciato ieri. Il gruppo include il vescovo emerito Casimiro Wang Milu, l'amministratore padre Wang Ruohan, diversi sacerdoti e circa 20 laici. I cattolici della comunità dicono ad AsiaNews di essere "felici" e "sorpresi di vedere il loro ritorno".