venerdì 2 dicembre 2011
​Anche se i "conflitti etnici e religiosi nel mondo" rendono più difficile accogliere il cristianesimo e l'umanesimo che ne deriva, "il monoteismo trinitario è la vera fonte della pace personale e universale". Lo ha rilevato il Papa nel discorso ai membri della Commissione teologica internazionale.
Il testo integrale del discorso del Papa
«No alla fuga di cervelli, studenti come ponti di cultura»: il discorso 
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Anche se i "conflitti etnici e religiosi nel mondo" rendono più difficile accogliere il cristianesimo e l'umanesimo che ne deriva, "il monoteismo trinitario è la vera fonte della pace personale e universale". Lo ha rilevato il Papa nel discorso ai membri della Commissione teologica internazionale, ricevuti in occasione della loro sessione plenaria, che si svolge in Vaticano dal 28 novembre ad oggi. C'è un legame forte, ha rimarcato il Papa, tra la fede cristiana e la fratellanza tra gli uomini: "la teologia cristiana, insieme con la vita dei credenti, - ha osservato Benedetto XVI - deve restituire la felice e cristallina evidenza all'impatto sulla nostra comunità della Rivelazione trinitaria: benchè i conflitti etnici e religiosi nel mondo rendano più difficile accogliere la singolarità del pensare cristiano di Dio e dell'umanesimo che da esso è ispirato, gli uomini possono riconoscere nel nome di Gesù Cristo la verità di Dio Padre" sollecitata dallo Spirito" e "la teologia, in fecondo dialogo con la filosofia, può aiutare i credenti a prendere coscienza e a testimoniare che il monoteismo trinitario è la vera fonte della pace personale e universale". La teologia cattolica ha ricordato il Papa "ha avuto un ruolo storico nella nascita dell'Università", e questo ruolo è "oggi più che mai necessario, per rendere possibile una sinfonia delle scienze e per evitare le derive violente di una religiosità che si oppone alla ragione e di una ragione che si oppone alla religione". La sessione si è incentrata su tre argomenti: la questione metodologica nella teologia odierna, la comprensione del monoteismo e il significato della Dottrina sociale della Chiesa.Il ruolo di pacificazione della fede cristiana, spiegato dalla teologia, chiarisce anche, nella riflessione del Papa, il significato dell'impegno sociale della Chiesa. Questo, ha commentato Benedetto XVI, "non è solo qualcosa di umano, nè si risolve in una teoria sociale. La trasformazione della società operata dai cristiani attraverso i secoli - ha aggiunto - è una risposta alla venuta nel mondo del Figlio di Dio...". E infatti "i discepoli di Cristo Redentore sanno che senza l'attenzione all'altro, il perdono, l'amore anche per i nemici, nessuna comunità umana può vivere in pace, e questo comincia nella prima e fondamentale società che è la famiglia".   Comunque l'impegno sociale dei cristiani può anche portare i lontani ad avvicinarsi alla fede: "chi avrà percepito i fondamenti dell'agire sociale cristiano - ha osservato Benedetto XVI - vi potrà così anche trovare uno stimolo per prendere in considerazione la stessa fede in Gesù Cristo". La Chiesa, ha infine ricordato il Papa, ha bisogno dei teologi sul mistero della fede trinitaria: "senza una sana e vigorosa riflessione teologica, la Chiesa rischierebbe di non esprimere pienamente l'armonia tra fede e ragione". "Al contempo - ha aggiunto - senza il fedele vissuto della comunione con la Chiesa e l'adesione al suo Magistero..., la teologia non riuscirebbe a dare un'adeguata ragione del dono della fede".
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