mercoledì 2 ottobre 2024
Il cardinale Zuppi: è tempo di fermare la follia della guerra, ognuno faccia la propria parte. Il 6 ottobre Rosari e intenzioni nelle Messe domenicali. Il 7 la giornata di preghiera e digiuno
La fiaccolata dei vescovi italiani per la pace ad Assisi nel novembre 2023 durante l'Assemblea generale della Cei

La fiaccolata dei vescovi italiani per la pace ad Assisi nel novembre 2023 durante l'Assemblea generale della Cei - Agenzia Romano Siciliani

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Le Chiese in Italia si uniscono alla preghiera per la pace indetta da papa Francesco. La presidenza della Cei, raccogliendo l’appello del Pontefice, invita le comunità ad aderire alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre. «Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati – afferma in una nota il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei –. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace». L’Ufficio liturgico nazionale sta predisponendo dei testi per l’animazione dei due momenti che saranno resi disponibili sul sito www.chiesacattolica.it.


L’iniziativa è stata lanciata questa mattina 2 ottobre da papa Francesco che, durante la Messa di apertura del Sinodo dei Vescovi, ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera per la pace. «Per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica prossima mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dove reciterò il santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione. E, il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo».


Alcune diocesi hanno già risposto. È il caso del vicariato di Roma. «Di fronte all’escalation di violenze che insanguinano il Medio Oriente, al procrastinarsi nel tempo della crisi russo-ucraina e al perdurare delle tante guerre dimenticate nell’Africa subsahariana – si legge in una nota – la diocesi di Roma si unisce all’appello del suo vescovo papa Francesco e invita tutti i fedeli a pregare per la pace e ad aderire alla giornata di digiuno del 7 ottobre. Per la giornata del 6 ottobre, XXVII domenica del tempo ordinario, la diocesi invita a recitare la seguente preghiera durante tutte le celebrazioni liturgiche: «Padre misericordioso, la potenza del tuo Spirito di pace arresti la crudeltà di un conflitto mondiale che incombe sempre più vicino, scuota dall’indifferenza i nostri cuori, converta quelli che portano distruzione e morte e torni a parlarci con accenti di speranza».


Anche la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro aderisce alla giornata. «È importante e necessaria la preghiera di fronte all’insensatezza e violenza della guerra», spiega il vescovo Andrea Migliavacca che ha chiesto che ogni Messa, il 7 ottobre prossimo, in tutte le parrocchie venga celebrata con l’intenzione «per la pace e la giustizia». Una nota aggiunge che l’iniziativa del 7 ottobre sarà anche l’occasione per pregare per il viaggio che i vescovi toscani, insieme anche ad alcuni giovani, faranno in Terra Santa dal 14 al 17 ottobre come segno di vicinanza ai cristiani che vivono nella terra di Gesù e come appello per la pace.


Particolarmente significativo sarà il Rosario per la pace organizzato ad Assisi dalle Famiglie francescane e dalla diocesi, che si svolgerà domani sera nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. «Nella situazione così complessa che si è creata - ha commentato l’arcivescovo Domenico Sorrentino - non abbiamo che la preghiera che ci possa far pensare alla fine delle ostilità e di ritorno al ristabilimento della pacifica convivenza». Iniziative analoghe ci saranno nelle altre diocesi della Penisola. Ad Aosta con il vescovo Franco Lovignana. A Trieste con il vescovo Enrico Trevisi che rivolge l’invito a partecipare in modo particolare alle famiglie, per vivere questa esperienza con partecipazione anche nella dimensione domestica. La diocesi di Massa Carrara-Pontremoli ha organizzato per domani nella Cattedrale di Massa, un momento di preghiera presieduto dal vescovo Mario Vaccari, con l’esposizione del Santissimo Sacramento. E poi anche a Como. «Sentiamo con urgenza crescente - ha dichiarato il cardinale vescovo della diocesi lariana Oscar Cantoni - la necessità che si ponga fine alla follia e all’orrore della guerra. La preghiera è uno strumento efficace e quotidiano». A Piacenza la diocesi si ritroverà questa sera nella basilica di Santa Maria di Campagna con il vescovo Adriano Cevolotto.


Il cardinale di Siena, Paolo Lojudice, domani sera, al termine della Messa, presiederà il Rosario nella chiesa della Santissima Annunziata in piazza del Duomo. Nel Santuario della Santa Casa di Loreto, che accoglie «l’accorato appello del Pontefice», domani sarà esposto il Santissimo Sacramento. «Chiederemo al Signore il dono della pace proprio nei giorni in cui in Medio Oriente si sta avendo un’escalation», ha scritto l’arcivescovo di Catania Luigi Renna invitando i fedeli a partecipare alla giornata di digiuno e preghiera di domani.


Alle due iniziative lanciate dal Papa aderiscono anche l’Azione Cattolica, Comunione e liberazione, la Comunità di Sant’Egidio, il Movimento dei Focolari, le Acli («Ogni giorno - afferma il presidente Emiliano Manfredonia - dilaga nel mondo la follia della guerra. Non dobbiamo stancarci di chiedere l’immediato cessate il fuoco, di pregare e offrire il nostro lavoro perché l’odio faccia spazio all’amore»). Si associa all’iniziativa papale la Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia che, sottolinea l’assistente ecclesiastico, l’arcivescovo Michele Pennisi, «aderisce con convinzione a questa iniziativa che coincide con quella del World Rosary Day, organizzato dall’Ordine Domenicano assieme al Forum paneuropeo delle Confraternite, del quale fa parte la Confederazione».


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