Monsignor Jozef Wesolowski, ex nunzio in Repubblica Dominicana, ha proposto appello alla sentenza canonica di primo grado di condanna alla dimissione dallo stato clericale, che gli era stata comminata dopo che erano emersi abusi compiuti su minori. Il giudizio presso la Congregazione della Dottrina della Fede è previsto in tempi brevi, probabilmente in ottobre. Wesolowski – come fa notare «il Sismografo», sito informativo legato alla Sala Stampa della Santa Sede – «aveva già cessato le funzioni diplomatiche e perduto la connessa immunità». Le autorità vaticane «si sono mosse tempestivamente e correttamente, alla luce dello status specifico di cui monsignor Wesolowski godeva come rappresentante diplomatico della Santa Sede. Ciò sia in occasione del suo richiamo a Roma, sia nella trattazione del caso in contatto con le autorità della Repubblica Dominicana». Replicando a illazioni circolate nei giorni scorsi, si fa notare che «lungi da ogni intenzione di copertura, ciò dimostra, invece, l'assunzione piena e diretta di responsabilità da parte della Santa Sede anche in un caso così grave e delicato, su cui il Papa Francesco si mantiene attentamente informato e che vuole sia affrontato con tutto il giusto e necessario rigore». Infine viene sottolineato che, non godendo più dello status di diplomatico, Wesolowski «potrebbe essere soggetto a procedimenti giudiziari anche da parte di altre magistrature che ne abbiano eventuale titolo».
Il Papa "vuole sia vuole sia affrontato con tutto il giusto e necessario rigore" il caso dell'ex nunzio Wesolowski, accusato di abusi su minori e dimesso dalo stato clericale. Wesolowski ha presentato appello.
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