Casa Italia ha aperto ufficialmente le sue porte sabato pomeriggio. Monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ha inaugurato il quartiere generale degli italiani a Rio (in Rua Barao de Ipanema, 85). “Per chi arriva, un po’ smarrito e stanco, questo è il luogo dell’accoglienza", che offre “non un servizio tecnico, ma una testimonianza credente”, ha sottolineato Crociata nell’omelia della messa celebrata nella parrocchia di San Paolo Apostolo, i cui locali ospitano “Casa Italia”. Rivolgendosi ai volontari – una trentina, provenienti da tutta la Penisola – il vescovo ha ricordato che “la Gmg è un’occasione per sentirsi il popolo di Dio che pur camminando in una stagione difficile sa che il tempo della fatica ha un termine”. Copacabana, dunque, a pochi passi dal celebre lungomare che da martedì diventerà teatro di alcuni eventi centrali della Gmg, si respira aria di casa. I pellegrini italiani possono infatti trovarvi un punto di riferimento per risolvere questioni logistiche, per avere informazioni, ma anche per rimanere in contatto con chi è rimasto dall’altra parte dell’Oceano. “Abbiamo pensato a questo luogo come ad una famiglia, ad una vera casa dove si possono trovare un punto di appoggio e delle risposte ai propri bisogni che, quando si è lontani, possono essere legati al cibo, all’alloggio, alle comunicazioni”, ha spiegato don Michele Falabretti, responsabile del Snpg. “Siamo qui con questo mandato: stare vicino ai pellegrini italiani e rendere la Gmg un’esperienza bella”.