lunedì 18 novembre 2013
Sono 400 i nuovi utenti che nel 2013 si sono rivolti alla casa (nella foto, la sede) per il solo servizio doccia e guardaroba, contro i 120 nuovi del 2012. Si tratta di persone che non sono ospitate dalla struttura e che non hanno la possibilità di lavarsi. (Daniela Fassini)
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Aumentano le persone che vanno a farsi la doccia e a utilizzare il servizio lavanderia della Casa della carità di Milano. La struttura di accoglienza per “gli ultimi”, voluta dal cardinale Carlo Maria Martini, festeggia il nono anno di attività (era stata inaugurata nel novembre 2004) contrassegnato da una crisi profonda e da un conseguente incremento della domanda di chi è in difficoltà: in particolare, sono 400 i nuovi utenti che nel 2013 si sono rivolti alla casa per il solo servizio doccia e guardaroba, contro i 120 nuovi del 2012. Si tratta di persone che non sono ospitate dalla struttura e che non hanno la possibilità di lavarsi.Dal novembre 2004 al novembre 2013 la casa ha garantito 3054 prestazioni (erano 2880 nell’anno precedente) con un aumento della domanda, spiegano i volontari, per un’apertura aggiuntiva del servizio garantita dall’arrivo di nuovo personale ma anche grazie agli interventi degli operatori della casa nelle aree dismesse della città e che hanno portato il servizio a conoscenza di nuove persone in stato di bisogno. Per quanto riguarda l’accoglienza, invece, nei suoi primi nove anni di vita, la casa ha accolto 1705 persone di 90 nazionalità differenti. In particolare, nel 2013 sono state accolte in via Brambilla 192 persone.
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