Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa, resta "per ora" l'unico accusato del "furto aggravato" di documenti riservati dall'Appartamento Pontificio. Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi nel corso di un briefing con la stampa. Quanto ad altri atti istruttori su altri, Lombardi ha detto: "Ci sono state indagini, ma non erano formali. Nessuna imputazione è stata formulata a carico di altri", sottolineando con forza: "Continuo a smentire che siano partite delle rogatorie: le rogatorie non sono né partite, né sono state fatte". Interpellato anche in merito a nuove voci sul caso Orlandi ha dichiarato che "il tentativo di coinvolgere il cardinale Bernard Law nella vicenda Orlandi rappresenta un fatto non solo infondato ma indegno". "Evidentemente - ha aggiunto - altre piste sono cadute e ora si cerca di crearne un'altra". Sulle tristi vicende della corrispondenza trafugata al Papa si è pronunciato anche il premier Mario Monti in un'intervista concessa a Famiglia Cristiana: "Certamente sono stupito e profondamente addolorato da quello che leggo sulle vicende vaticane. Sono addolorato perché, in sé, sono vicende dolorose. Ma anche perchè penso (senza poter avere la minima idea, ovviamente, nè compete a me di averla, sui fatti) al moltissimo dolore che questo getta, almeno temporaneamente, su molte persone. E al dolore che questo ha provocato alla persona e nel cuore del Santo Padre. Pur essendo la persona e il cuore di grande solidità. E non solo di grande dolcezza". Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto alcune considerazioni sul rapporto stabilito col Santo Padre: "Nelle diverse occasioni di incontro con il Papa, mi sembra che fin dall'inizio si sia stabilito un solido e diretto rapporto sul piano delle relazioni istituzionali. Vi è poi una componente profonda di vicinanza, che è per me fonte di incoraggiamento e di sostegno. E che, se permettete, si colloca in una sfera personale".