venerdì 30 agosto 2013
In un'intervista a Famiglia Cristiana il presidente della Cei rileva che mentre "c'è chi ha bisogno del pane" in politica "C'è sempre un clima surriscaldato e demagogico che preferisce la scorciatoia degli slogan e delle dichiarazioni incendiarie".  "Nessun partito può tirarsi fuori da scelte non rinviabili come l'emergenza lavoro o la legge elettorale"​ chiedendo altresì di "non personalizzare il conflitto". Per la famiglia si è ancora "alle buone intenzioni".
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"C'è sempre un clima surriscaldato e demagogico che preferisce all'affronto dei problemi la scorciatoia degli slogan e delle dichiarazioni incendiarie. Insomma, nulla di concreto, capace di invertire la direzione di marcia. E intanto c'è chi ha bisogno del pane. Non per modo di dire". Così il card. Bagnasco a Famiglia Cristiana. Il porporato ha rilevato che "L'ora è talmente urgente che qualunque intoppo o impuntatura, da qualunque parte provenga, resterà scritto a futura memoria". "Nessun partito può tirarsi fuori da scelte non rinviabili come l'emergenza lavoro o la legge elettorale, né permettersi di tirare a campare". "Se una cosa va sempre evitata è quella di personalizzare il conflitto. La salvezza non va attesa da singole personalità, a qualsiasi schieramento appartengano": parole pronunciate rispondendo a una domanda sulla vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi."La disoccupazione cronica di larga parte del mondo giovanile - sottolinea il presidente dei vescovi italiani - è un dramma umano che non risparmia nessuna famiglia". Secondo Bagnasco, "dietro ci sono processi globali di deindustrializzazione e di delocalizzazione delle imprese che richiedono una mentalità nuova per essere affrontati". Tuttavia, "al netto della flessibilità e dell'innovazione che sono necessarie oggi, resta il fatto che se il nostro Paese non riuscirà a garantire il lavoro è impossibile la crescita".Sulle politiche fiscali a favore delle famiglie "siamo ancora a livello di buone intenzioni". Così ancora il cardinale Angelo Bagnasco. "Rispetto alla Costituzione che dichiara di agevolare con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia (art. 31), di fatto non si è mai andati oltre un riconoscimento di pura facciata con delle 'gocce'". Bagnasco sottolinea che "storicamente l'Italia è tra i Paesi europei quello in cui meno hanno funzionato forme di agevolazioni in favore della famiglia, fatta eccezione solo per la legge sulla maternità. In questi ultimi tempi - aggiunge - grazie anche alla sistematica opera di sensibilizzazione del Forum delle famiglie, si comincia a parlare di 'Fattore famiglia' per sollecitare una serie di provvedimenti che vanno da una seria detrazione fiscale in base ai figli, alla sussidiarietà fiscale. C'è da dire però che siamo ancora a livello di buone intenzioni".​​
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