"Se non c'è interconnessione tra etica e economia si sfalda la composizione dello Stato". A lanciare questo monito è il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che oggi ha presentato alla stampa, nel suo ruolo di vicepresidente del Ccee, quanto emerso nel recente incontro della Conferenze Episcopali Europee in Vaticano. Secondo i cardinale di Genova, "la crisi del lavoro ha messo in grande evidenza la necessità di un rapporto tra l'etica, il lavoro, la finanza e l'economia". Si tratta, ha osservato in proposito Bagnasco, di una "interconnessione già acquisita con questa crisi economica". Da parte sua, il presidente della Ccee, cardinale Peter Erdo, "la crisi economica ha messo in luce anche un problema di democrazia reale: "in diversi paesi, soprattutto quelli più piccoli, non si riescono a realizzare i programmi votati dagli elettori, e ciò è impedito dalle questioni di economia internazionale. Una realtà - ha scandito - che apre la questione della democrazia reale e conseguentemente tocca anche la stessa questine antropologica", cioè il riferimento nelle scelte politiche ai valori costutuitivi della dignità umana".Per il cardinale Bagnasco, oggi in Europa "la sfida principale riguarda l'uomo". "Ci troviamo infatti - ha sottolineato rispondendo ai giornalisti - a temi importanti come l'economia o la difesa, la cooperazione e la moneta, e tutti hanno un punto unificante e cioè che il criterio per affrontare con giudizio sui vari problemi: l'uomo. È questa dell'antropologia - ha scandito - la questione più decisiva, che non è altro rispetto all'evangelizzazione, ma una sua derivazione e una implicazione necessaria, in quanto Gesù rivela il vero volto di Dio e chi è l'uomo".Per Bagnasco, "la domanda su ciò che è l'umano innerva culture, paesi e legislazione. E la Chiesa Cattolica si pone come coscienza critica e propositiva. Fa parte della sua missione di essere sale della terra e luce del mondo". In proposito, Bagnasco ha ricordato che la Chiesa Cattolica "non è sola in questo crinale: si impegna in Europa con gli ortodossi e le altre chiese, ma anche con tutti gli uomini di buona volontà e retto sentire, in difesa della dignità della persona, perchè l'Europa non perda se stessa".