venerdì 30 ottobre 2015
Bagnasco: la città possa procedere a testa alta verso il Giubileo. Unioni omosessuali? La famiglia «patrimonio dell'umanità». Nelle diocesi attivo il «Progetto misercordia» per le famiglie in difficoltà. 
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"Roma ha bisogno di un'amministrazione, della guida che merita, perché è una città che merita moltissimo, specialmente in vista del Giubileo che è alle porte. Ci auguriamo che Roma possa procedere a testa alta e con grande efficienza". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, commentando la vicenda delle dimissioni del sindaco Ignazio Marino. Famiglia. La ferma contrarietà ai matrimoni omosessuali "è stata la posizione della chiesa ed è stata ancora una volta ribadita molto autorevolmente nel documento finale del Sinodo le cui conclusioni da pochi giorni sono state affidate al Papa". Lo ha detto Bagnasco, interpellato sulla volontà del governo di andare avanti con il progetto delle unioni civili. Bagnasco ha parlato a margine dell'incontro "Il Vangelo della vita per un nuovo Umanesimo. Sfida e prospettive a 20 anni dalla pubblicazione dell'Evangelium Vitae", organizzato da Cei-Ufficio nazionale per la pastorale della salute e dai medici cattolici. "Per noi - ha sottolineato Bagnasco - la famiglia è quella del valore universale che anche la Costituzione prevede, del papà e la mamma e i figli. Questo è il fondamento che è risuonato nell'aula del Sinodo, in tutto il mondo la famiglia è il centro, il perno fondamentale della società e anche della chiesa dove non c'è solo l'esperienza del grembo della vita ma anche della socialità. Quindi - ha concluso - questo bene è un patrimonio dell'umanità e non può assolutamente essere indebolita in nessun modo". "In tutte diocesi italiane già adesso ci sono tante attività" per aiutare le famiglie in difficoltà, ha spiegato ai giornalisti il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine del convegno sul 20° dell'Evangelium Vitae, interpellato sul "progetto di misericordia" dei vescovi italiani del quale, ha assicurato, "parleremo anche al convegno di Firenze, ossia tra una decina di giorni". Queste attività, ha precisato, "ci sono sempre state e fanno parte della missione di vicinanza che ha la Chiesa nei confronti delle persone e delle famiglie in difficoltà"; ora sono state "integrate e aumentate moltissimo a causa della crisi. A Genova, ma presumo in tutte le diocesi, c‘è un centro emergenza famiglie". "A livello di vescovi italiani c‘è il cosiddetto prestito della speranza che può essere concesso ai nuclei familiari in difficoltà con condizioni assolutamente agevolate. Un piccolo respiro per situazioni che potrebbero poi svilupparsi al meglio". Sui segni di ripresa di cui parla il governo, Bagnasco afferma: "Io parlo soprattutto di Genova di cui sono arcivescovo. I miei parroci vedono ancora non poche richieste di aiuto, come bollette da pagare, ma soprattutto richieste di lavoro. Spero ci sia un salto molto visibile e diffuso per quanto riguarda l‘occupazione, specialmente per i più giovani".
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