venerdì 7 giugno 2013
​Il presidente Cei al convegno dell'Unione cristiana imprenditori e dirigenti: costi della politica e presidenzialismo sono importanti per il bene del Paese, ma la gente sente nella carne il problema del lavoro per tutti e in particolare per i giovani.
COMMENTA E CONDIVIDI

La gente sente nella carne il problema del lavoro per tutti e, in particolare, per i giovani». Il cardinale Angelo Bagnasco ha ripetuto anche ieri che in Italia la questione centrale è l'emergenza lavoro. Tutto il resto è secondario, compresi i costi della politica e le discussioni sul presidenzialismo. «Nessuno esclude che siano problemi importanti per il bene del Paese, ma la gente sente nella propria carne, non tanto questi problemi che sono reali e che devono essere affrontati nel modo migliore ma, soprattutto, quello dell' occupazione e del lavoro». L'occasione era il convegno "Superare la crisi. Nuovi percorsi di responsabilità imprenditoriale per il bene comune" organizzato dall'Ucid di Genova e da Impresa Sociale nell'ambito della IV sessione delle 'Giornate cardinale Siri'. Il porporato ha parlato anche degli esuberi annunciati in Selex Es, 303 dei quali solo a Genova, rivolgendo un appello alle «diverse forze in campo» affinché «gli esuberi non diventino un incremento intollerabile di disoccupati e non alimentino la disoccupazione». «Credo - ha affermato - che sindacati, imprenditori e il governo debbano fare sempre di più e sempre meglio per un'intesa, per affrontare in modo ragionevole queste situazioni». Tra l'altro, ha sottolineato nel corso del suo intervento, gli esempi positivi non mancano. «Questa giornata - ha detto parlando del convegno - credo voglia offrire degli esempi concreti di come alcune aziende, con molta buona volontà e fantasia, riescono a mettere in campo delle iniziative, accorgimenti perché questi esuberi non solo non debbano avvenire ma perché le aziende si possano rilanciare». Da qui l'appello rivolto ai mass media ad andare «alla ricerca del bene». Infatti, «la società chiede di essere aiutata a vedere il positivo perché il negativo si vede già troppo». Per questo il cardinale ha sollecitato i media a «non mettere sempre in rilievo, e a volte enfatizzare, ciò che non va» perché «ci vorrebbe un po' di equilibrio». «Bisogna aiutare il bene e la fiducia che è dentro ciascuno - ha affermato - perché solo alla luce di esempi positivi, l'uomo ritrova energia, fiducia e speranza, per affrontare difficoltà, anche gravi, come quelle del tempo presente». Infine, un passaggio dedicato agli anziani, «la realtà che traina il nostro Paese e che permette di guardare avanti, ma non all'infinito, sia in termini di economia di risorse, di risparmi ma, soprattutto, in termini di energie spirituali e morali»

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: