Assisi: un momento dei lavori dell'Assemblea generale ordinaria dell’Unione delle Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia Francescana d’Italia - foto Rosati
Crisi climatica, pace e azioni quotidiane. A interrogarsi su tutto questo, partendo dall’esortazione apostolica Laudate Deum, scritta da papa Francesco e indirizzata a tutte le persone di buona volontà, sono i ministri provinciali della Famiglia Francescana d’Italia, in assemblea da lunedì 26 febbraio ad Assisi. «Ecologia e pace – spiega il segretario dell’Unione, fra Marco Bellachioma – non sono temi disgiunti, anzi vanno a braccetto. L’esortazione del Pontefice ha un’ispirazione francescana, perché arriva a otto anni dall’enciclica Laudato si’ che è direttamente legata al Cantico delle Creature. Quindi, per noi francescani, è quasi un dovere interrogarci, riflettere su queste tematiche per poi trovare buone pratiche di ecologia sostenibile e di pace. L’auspicio è che i provinciali escano da qui con una maggiore sensibilità da far poi ricadere nei loro conventi e trasferire ai confratelli. È vero che si parla molto di queste problematiche ma l’attenzione arriva soprattutto dal basso con la nascita di movimenti».
Ad aiutarli in questo percorso ci ha pensato, martedì 27, Leonardo Becchetti, professore ordinario di economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, tra i fondatori dell’economia civile che da anni si sta concentrando sulle possibilità e i risvolti di un’economia sostenibile a partire dalla persona, dal valore economico e dall’impresa. «Sono onorato di parlare al mondo francescano – ha detto a margine della conferenza – perché è da sempre sorgente e fonte di ispirazione dell’economia civile. Stiamo assistendo a una maggiore consapevolezza su questi temi – ha sottolineato ancora il professore – ma c’è il rischio di una comunicazione troppo polarizzata che tende a dividere, a creare bandierine e conflitti. Invece dovremmo arrivare a quella che chiamo comunità educante digitale».
Nella sua presentazione, che ha aperto i lavori della seconda giornata, Becchetti si è soffermato su diverse problematiche che, direttamente o indirettamente, toccano la questione del clima e dell’attività umana ad essa connessa. «Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti. Nessuno può ignorare che negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni estremi, frequenti periodi di caldo anomalo, siccità e altri lamenti della terra che sono solo alcune espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti noi. È vero – ha aggiunto - che non tutte le catastrofi possono essere attribuite al cambiamento climatico globale. Tuttavia, è verificabile che alcuni cambiamenti climatici indotti dall’uomo aumentano significativamente la probabilità di eventi estremi più frequenti e più intensi». Sicuramente, per Becchetti, «non si può prescindere dalle convenienze delle rinnovabili ma è la questione della velocità di attuazione a fare la differenza».
Il tema dell’Assemblea di Assisi fa riferimento all’esortazione apostolica di papa Francesco “Laudate Deum” - foto Rosati
Molta attenzione è stata prestata dai più di 40 Superiori maggiori dei quattro Ordini francescani (conventuali, minori, cappuccini, terz’ordine regolare) che saranno in assise fino a venerdì. L’assemblea si era aperta lunedì con il saluto del presidente di turno dell’Unione, fra Livio Crisci, dei frati minori, la presentazione del programma e la celebrazione dei primi vespri da parte di fra Francesco Piloni, dei frati minori e vice presidente della Conferenza dei ministri provinciali dei frati minori d’Italia e Albania (Compi). Nel pomeriggio di martedì invece, un interessante laboratorio tenuto da fra Francesco Zecca, ha messo in interazione i Superiori maggiori sul tema «Grido della terra e grido dei poveri: quale chance per il futuro?». La seconda relazione fondamentale è affidata mercoledì a Simone Morandini, teologo della creazione e dell’etica dell’ambiente, dal titolo «Ecologia integrale: annuncio di pace nell’Antropocène», cui farà seguito un collegamento speciale con il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. Le giornate proseguiranno con i lavori tra ministri provinciali distinti secondo la Conferenza di appartenenza. Le liturgie saranno guidate dai presidenti e vice presidenti delle quattro Conferenze dell’Unione mentre la celebrazione eucaristica mercoledì mattina è presieduta dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e vescovo di Foligno.