Il Monte Bianco su cui viene posta una targa che ricorda san Bernardo - Wikimedia Commons
Il 2023 segna il centenario della proclamazione di san Bernardo d’Aosta da parte di Pio XI a patrono degli abitanti delle Alpi e degli alpinisti. L’anniversario si lega idealmente al millenario della sua nascita e al novecentesimo anniversario della sua canonizzazione. Sono ben tre le ricorrenze riguardanti la figura del santo valdostano che oggi alle 18, in Cattedrale, la diocesi di Aosta ricorderà con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, Franco Lovignana, mentre l’omelia sarà tenuta da monsignor Jean-Pierre Voutaz, nuovo prevosto del Gran San Bernardo. Già nella sua ultima Lettera pastorale il vescovo aveva invitato tutti a riscoprire la figura e la spiritualità di San Bernardo «a partire dalle tante testimonianze di devozione di cui è costellata la Valle d’Aosta e dalla testimonianza vivente che ci offrono i suoi figli, i canonici del Gran San Bernardo, tanto legati alla vita della nostra diocesi». Nato intorno al 1020, Bernardo era probabilmente imparentato con il re di Borgogna Rodolfo III e il conte Umberto, capostipite dei Savoia, ai quali era legato anche Anselmo, vescovo di Aosta tra il 994 e il 1022. Della sua vita si sa per certo che, dopo aver intrapreso la vita ecclesiastica, venne nominato arcidiacono di Aosta. Si ricorda anche l’incontro a Pavia, probabilmente nell’aprile 1081, con il re Enrico IV nel tentativo di dissuaderlo dalla guerra contro il papa Gregorio VII. Il 15 giugno di quello stesso anno Bernardo morì a Novara. La tradizione gli attribuisce il ruolo di liberatore dal demonio dei colli alpini e la fondazione degli ospizi del Piccolo e del Gran San Bernardo per offrire ospitalità e soccorso alle vittime delle valanghe e ai dispersi nelle bufere.
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La Messa sarà preceduta dalla sfilata delle guide alpine e dei maestri di sci con ritrovo alle 17.15 nel giardino del Vescovado dove rivolgeranno un indirizzo di saluto il vescovo Lovignana, il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, l’assessore al turismo, sport e commercio Guido Grosjacques, il presidente dell’Unione valdostana guide di alta montagna Ezio Marlier e il presidente dell’Associazione valdostana maestri di sci Beppe Cuc. Al termine della celebrazione sarà inaugurata, sempre in Cattedrale, l’esposizione intitolata “Saint Bernard. Un soleil sur la pointe des Alpes (San Bernardo. Un Sole sulla punta delle Alpi)” visitabile fino al 15 ottobre. La diocesi ha anche individuato una serie di percorsi che collegano e valorizzano alcuni luoghi dedicati a san Bernardo o che custodiscono altari, dipinti e statue del santo. Il primo sarà il 21 giugno, a La Thuile, con alle 15 la Messa nella chiesa parrocchiale e salita al colle del Piccolo San Bernardo. La diocesi, in collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, ha fatto anche realizzare quattro targhe commemorative che verranno collocate a cura delle guide alpine, sulle vette più alte e simboliche della Valle d’Aosta: Monte Bianco, Monte Rosa, Gran Paradiso, Cervino. Le targhe, assieme a quattro bandiere, verranno consegnate dal vescovo di Aosta durante la celebrazione. È stato, inoltre, predisposto un calendario di aperture di alcune chiese e cappelle dedicate o contenenti opere in relazione a san Bernardo in cui sarà possibile effettuare una visita accompagnati dai volontari di Chiese aperte. Per il presidente delle guide alpine Marlier e dei maestri di sci Cuc la celebrazione di oggi sarà anche l’occasione per fare memoria della recente tragica scomparsa delle tre guide alpine Lorenzo Holzknecht, 39 anni, campione di scialpinismo, nato a Sondalo e cresciuto a Bormio, Sandro Dublanc, 44 anni, maestro di sci di Champorcher, e Elia Meta, 37 anni, finanziere in servizio nella caserma di Entreves, travolti da una valanga lo scorso 13 aprile in Val di Rhêmes.
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