Gli agrigentini sono arrivati all’appuntamento nel pomeriggio di sabato 24 settembre dalle diverse parti dell’arcidiocesi. Due i luoghi della città per ritrovarsi, scelti in quanto «crocevia di movimenti e di incontri»: piazzale Rosselli e piazza Stazione. Da qui i cortei si sono mossi verso la cattedrale «attraversando altri snodi simbolo della vita cittadina» e poi varcando davanti al Duomo «una Porta Santa allestita per strada, perché è là, nel cammino della vita, fianco a fianco con la gente, con la sua storia e con i suoi problemi, che dobbiamo vivere ogni giorno quanto il Giubileo ci ricorda».
Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo della diocesi siciliana, ha deciso di aprirne una davanti alla cattedrale agrigentina chiusa da tempo per una grave instabilità strutturale.
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