Questa mattina all'udienza generale del mercoledì papa Francesco ha incontrato Tomasz Komenda, quarantunenne polacco che ha passato diciotto anni in carcere per un terribile delitto mai commesso. Come ricorda L’Osservatore Romano, Tomas aveva 23 anni quando fu condannato per aver violentato e ucciso una quindicenne nella notte di capodanno tra il 1996 e il 1997. Ora, dopo la revisione del processo, è stato finalmente liberato e oggi all’udienza generale era accompagnato dall’arcivescovo elemosiniere Konrad Krajewski e dai genitori.
L’abbraccio e l’incoraggiamento del Papa – ha detto al quotidiano della Santa Sede – «segnano l’inizio di una nuova vita, una vera e propria risurrezione». In quell’inferno dietro le sbarre – ha aggiunto – lo hanno salvato la preghiera e l’unione con Gesù.