L’arcivescovo Renato Boccardo davanti alla Santissima Icone nel Duomo di Spoleto che celebra il suo Giubileo - Collaboratori
Questa domenica sera nella Cattedrale di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo presiederà il solenne atto di affidamento a Maria dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia e di tutte le comunità che la compongono. Ciò accade nel cuore dell’Anno giubilare (ottobre 2022-ottobre 2024) indetto per l’825° anniversario del Duomo spoletino e nella solennità dell’Assunta, titolare proprio della Cattedrale e patrona dell’arcidiocesi.
«Il Giubileo – afferma Boccardo – ha visto nei mesi scorsi il pellegrinaggio delle diverse categorie del popolo di Dio in Duomo: prego e spero che gli incontri e le liturgie celebrate abbiano contribuito e ancora contribuiscano a rafforzare il legame di appartenenza e dedizione alla Chiesa locale. Questa sera affideremo alla Vergine le intenzioni, le urgenze, le paure e le difficoltà, le domande e le speranze di ciascuno».
Ogni parrocchia sarà rappresentata dai rispettivi parroci e da una delegazione di fedeli. Al centro del presbiterio ci sarà la Santissima Icone donata a Spoleto da Federico Barbarossa nel 1185 in segno di pace e riconciliazione dopo che aveva distrutto la città.
La tradizione afferma che sia stata dipinta da san Luca. Vescovo, sacerdoti e fedeli affideranno ad essa in modo particolare la Chiesa locale affinché – dice Boccardo – «la sua bellezza non sia offuscata mai da un cristianesimo rassegnato e smorto; trasparente al Vangelo, assuma con coerenza ed entusiasmo la missione di annunciare, celebrare e servire il tuo Figlio Gesù, via, verità e vita del mondo».
La diocesi spoletana-nursina arriva al solenne atto di affidamento “fresca” della riforma della presenza e dell’azione pastorale sul territorio con il passaggio da 71 parrocchie a 16 pievanie. E alla Vergine verrà chiesta il suo accompagnamento per questo rinnovato slancio missionario, per far sì che «le nostre pievanie – prosegue il presule – diventino luogo e strumento di vita fraterna, affinché la gioia della Buona Novella sia da tutti conosciuta, esperimentata e amata». Domani sera, invece, è prevista la processione per le vie della città con la Santissima Icone: Maria volgerà lo sguardo in ogni casa, penetrando la vita di tutte le famiglie. Martedì, poi, Boccardo presiederà la Messa solenne dell’Assunta in Duomo e al termine, dalla loggia centrale della Cattedrale e con i fedeli adunati in piazza, benedirà la città.
La Chiesa di Spoleto-Norcia, infine, celebra l’affidamento a Maria con le ferite ancora aperte dei terremoti del 2016 che hanno distrutto Norcia e diversi centri della Valnerina. E Boccardo ha scelto proprio la solennità mariana per un significativo momento: nel tardo pomeriggio riaprirà al culto la chiesa di San Michele Arcangelo a Cortigno di Norcia, paese che si trova a 1.200 metri di altezza ed è denominato la “terrazza sugli Appennini” in quanto da esso si vedono le più importanti cime del Lazio, dell’Abruzzo, dell’Umbria e delle Marche. Si tratta del primo edificio di culto nel Comune di Norcia le cui porte torneranno a spalancarsi per accogliere i fedeli. Anche le opere d’arte restaurate verranno ricollocate nella chiesa. Un gesto di speranza importante per una piccola comunità di appena 12 abitanti, che tanto “lottano” per farla sopravvivere.