"Speriamo, dopo le discussioni di questa settimana, di arrivare ad una Relazione finale che possa essere accettata dalla grande maggioranza". Lo ha detto il relatore generale del Sinodo e presidente dei vescovi europei, cardinale
Peter Erdo, in una intervista alla Radio Vaticana. L'impianto generale del documento resterà certamente confermato e vi saranno delle integrazioni su aspetti non sufficientemente presenti in quello che era "un testo neanche votato, ma un testo intermedio per il lavoro successivo".
"Penso - ha aggiunto il cardinale Erdo - che l'interesse dei mass media mondiali sia così grande che, forse, hanno visto in alcuni capoversi più di quanto sia stato realmente detto. Per questo penso che durante questa settimana si possa arrivare anche ad una maggiore chiarezza, che non lasci alcun equivoco nei singoli capitoli. E questo anche perché i fedeli hanno bisogno di una voce chiara, di un incoraggiamento, di un insegnamento: una voce chiara di orientamento anche per poter parlarne dopo nelle loro diocesi, nelle chiese particolari". "Quindi - ha concluso il relatore generale - speriamo che il testo finale sia un testo chiaro e soddisfacente per tutti". La funzione di questo Sinodo, ha poi spiegato Erdo, "non è quella di dare risposte concrete, ma di presentare le questioni e raccogliere argomenti e prosposte. Ma non ancora risposte... Alla luce di tutto ciò si preparerà il prossimo Sinodo e anche se il prossimo Sinodo accetterà un testo, questo non è ancora un testo magisteriale". Il Santo Padre, ha aggiunto Erdo, ha seguito assiduamente i lavori. "L'impressione è che tutti vogliono il bene della Chiesa", e se ci sono punti di vista diversi, è un bene "perché senza questo non ci sarebbe dialogo".