La memoria dei padri è un atto di giustizia. E Martini è stato un padre per tutta la Chiesa. Anche noi alla "fine del mondo" facevamo gli esercizi con i suoi testi». A un anno dalla morte del cardinale Carlo Maria Martini, è papa Francesco, come lui gesuita, a ricordare la figura del suo confratello durante l’udienza privata concessa a una delegazione della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, che in partecipazione con l’arcidiocesi di Milano, ha dato vita alla Fondazione Carlo Maria Martini, che nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e lo studio della sua vita e delle sue opere, e per tener vivo lo spirito che le ha animate.
«È stato un incontro informale e molto caloroso – racconta padre Giacomo Costa, vice presidente della Fondazione –. Un incontro nato soprattutto per presentare il senso di questa Fondazione, promossa dai gesuiti di San Fedele e dall’arcidiocesi di Milano». Presentazione affidata al provinciale dei gesuiti d’Italia Carlo Casalone, che ha ricordato come da giovane si trovò «a seguire Martini con l’iniziativa della Scuola della Parola per poi divenire io stesso gesuita e ora trovarmi di fronte a un Papa gesuita con l’emozione di presentare la Fondazione dedicata a un grande confratello e cardinale come Martini».
E anche papa Bergoglio, nei quaranta minuti dell’incontro, ha voluto raccontare qualche episodio personale di incontro con Martini. «Mi ha colpito la familiarità con cui il Papa ha parlato di Martini – racconta padre Giacomo Costa –; è riandato con la memoria alla congregazione del 1974 in cui generale della Compagnia era Pedro Arrupe e ha ricordato lui giovane provinciale argentino che si trovò a collaborare con Martini alla stesura di tanti documenti; mi ha impressionato perché ha ricordato la grande capacità dell’allora giovane padre Martini (era rettore del Biblico di Roma) di mediare e "fare opera di discernimento" tra le varie anime e istanze della Compagnia e di aver "allentato in quel frangente proprio sul tema della giustizia le varie tensioni che questo argomento creava nei membri di quella congregazione". Bergoglio ha voluto ricordare un aspetto poco conosciuto di Martini il suo ruolo di grande mediatore che ebbe in quella congregazione tra le istanze che venivano dai gesuiti e i desideri di Paolo VI sul futuro della Compagnia di Gesù; "un padre per tutti" ha ricordato». Il Papa ha inoltre ricordato «di quanto i suoi scritti compresi gli esercizi spirituali di Martini abbiano rappresentato un faro e una bussola per lui gesuita che veniva dalla fine del mondo».
Oggi, nel giorno anniversario della morte, l’arcidiocesi di Milano ricorderà il cardinale Carlo Maria Martini con una Messa nel Duomo di Milano alle 17.30 presieduta dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Ma anche tutte le parrocchie dell’arcidiocesi sono invitate a inserire nelle intenzioni di preghiera uno speciale ricordo dall’arcivescovo scomparso un anno fa e che riposa proprio nel Duomo di Milano.