A conclusione dell'Anno della fede, "un ultimo segno culminante consisterà nell'esposizione per la prima volta delle reliquie che la tradizione riconosce come quelle dell'apostolo che qui ha dato la sua vita per il Signore". Come annunciato dall'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, si realizzerà domani in piazza San Pietro un evento che non si era mai verificato e che riaccende i riflettori sui resti attribuiti al primo Papa, l'Apostolo Pietro, martirizzato a Roma, secondo la tradizione, nell'anno 67 dell'era cristiana. A essere esposto alla venerazione dei fedeli sarà il reliquiario che fece costruire nel 1968 - precedente Anno della fede - Paolo VI e che all'interno racchiude nove piccoli frammenti ossei. Il reliquario è conservato nella cappella privata dell'Appartamento Pontificio, da dove è uscito una sola volta per essere portato nella stanza al decimo piano del Gemelli dove Papa Wojtyla era appena stato ricoverato a seguito dell'attentato in piazza san Pietro del 13 maggio 1981.Proprio il 26 giugno 1968 Papa Paolo VI, durante l'Udienza Generale, diede l'annuncio del ritrovamento delle ossa di san Pietro: "Nuove indagini pazientissime e accuratissime furono in seguito eseguite con risultato che noi, confortati dal giudizio di valenti e prudenti persone competenti, crediamo positivo: anche le reliquie di San Pietro sono state identificate in modo che possiamo ritenere convincente".
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