lunedì 7 gennaio 2013
​"I santi sono le vere costellazioni di Dio, che illuminano le notti di questo mondo e ci guidano": così Benedetto XVI nella celebrazione dell'Epifania, nel corso della quale consacrato 4 nuovi vescovi. Tra di loro anche monsignor Georg Gaenswein. Nell'Angelus il Papa ha incoraggiato i bambini: portate a tutti l'amore di Dio.
Epifania, Oriente e Occidente: l'impensabile sintesi di P. Sequeri
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"I santi sono le vere costellazioni di Dio, che illuminano le notti di questo mondo e ci guidano". Lo ha affermato Benedetto XVI nel corso della celebrazione dell'Epifania presieduta ieri mattina in San Pietro, nel corso della quale ha conferito la consacrazione episcopale a 4 nuovi presuli, ai quali ha detto: "diventerete astri che precedono gli uomini e indicano loro la via giusta della vita".Il paragone con le stelle è stato suggerito al Papa dalla storia dei Re Magi "che avevano - ha ricordato nella sua omelia - una grande conoscenza degli astri e probabilmente disponevano anche di una formazione filosofica". I Magi, ha aggiunto, "non volevano soltanto sapere tante cose. Volevano sapere soprattutto la cosa essenziale. Volevano sapere come si possa riuscire ad essere persona umana. E per questo volevano sapere se Dio esista, dove e come Egli sia. Se Egli si curi di noi e come noi possiamo incontrarlo. Volevano non soltanto sapere. Volevano riconoscere la verità su di noi, e su Dio e il mondo".Per il Papa, "la fede non è altro che l'essere interiormente toccati da Dio, una condizione che ci conduce sulla via della vita. La fede ci tira dentro uno stato in cui siamo presi dall'inquietudine di Dio e fa di noi dei pellegrini che interiormente sono in cammino verso il vero Re del mondo e verso la sua promessa di giustizia, di verità e di amore". "Cari amici - ha quindi concluso il Pontefice rivolto ai quattro nuovi arcivescovi - ciò riguarda anche noi. Ciò riguarda soprattutto voi ordinati vescovi della Chiesa di Gesù Cristo. Se vivrete con Cristo, a Lui nuovamente legati nel Sacramento, allora anche voi diventerete sapienti. In quest'ora noi tutti qui preghiamo per voi, affinché il Signore vi ricolmi con la luce della fede e dell'amore. Affinchè quell'inquietudine di Dio per l'uomo vi tocchi, perchè tutti sperimentino la sua vicinanza e ricevano in dono la sua gioia. Preghiamo per voi, affinchè il Signore vi doni sempre il coraggio e l'umiltà della fede. Preghiamo Maria che ha mostrato ai Magi il nuovo Re del mondo, affinchè ella, quale Madre amorevole, mostri Gesù Cristo anche a voi e vi aiuti ad essere indicatori della strada che porta a Lui".Tra i quattro nuovi vescovi c'è anche mons. Georg Gaenswein, segretario particolare del Pontefice, ora "promosso" Prefetto della Casa Pontificia. La cerimonia è stata lunga e suggestivae si è conclusa con l'abbraccio commosso tra il Papa tedesco e il suo connazionale oggi 56/enne, che da 10 anni, da quando Ratzinger era ancora al Sant'Uffizio, è il suo fedele braccio destro.Analoga ordinazione hanno avuto anche gli altri tre nuovi arcivescovi: il nigeriano Fortunatus Nwachukwu, nuovo nunzio in Nicaragua, il francese Nicolas Thevenin, da ieri nunzio in Guatemala, e il bresciano Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica  Anche il premier Mario Monti, con al fianco la moglie signora Elsa, ha assistito alla messa in San Pietro. Presenti inoltre i ministri Andrea Riccardi e Lorenzo Ornaghi e, tra gli altri politici, Pierferdinando Casini, Gianni Letta, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione.Il Papa poi ha celebrato l'Angelus. "Celebriamo oggi l'Epifania del Signore, la sua manifestazione alle genti, mentre numerose Chiese orientali, secondo il calendario Giuliano, festeggiano il Natale. Questa leggera differenza, che fa sovrapporre i due momenti, fa risaltare che quel bambino, nato nell'umiltà della grottadi Betlemme, è la luce del mondo, che orienta il cammino di tutti i popoli". È quanto ha detto il Papa stamane nel corso dell'Angelus celebrato in piazza San Pietro."È un accostamento - ha aggiunto Benedetto XVI - che fa riflettere anche dal punto di vista della fede: da una parte, a Natale, davanti a Gesù, vediamo la fede di Maria, di Giuseppe e dei pastori; oggi, nell'Epifania, la fede dei Magi, venuti dall'Oriente per adorare il re dei Giudei". Quindi il Papa ha osservato: "La Vergine Maria, insieme con il suo sposo, rappresentano il 'ceppo' di Israele, il 'resto' preannunciato dai profeti, da cui doveva germogliare il Messia. I Magi rappresentano invece i popoli, e possiamo dire anche le civiltà, le culture, le religioni che sono, per così dire, in cammino verso Dio, alla ricerca del suo regno di pace, di giustizia, di verità e libertà"."In Italia ricorre oggi la Giornata della Santa Infanzia, dedicata ai bambini che si impegnano per la diffusione del Vangelo e per aiutare concretamente i coetanei che ne hanno più bisogno". Lo ha detto il Papa dopo l'Angelus. "Cari bambini - ha aggiunto -  vi ringrazio e vi incoraggio: portate a tutti l'amore di Dio!".A suggello della giornata dell'Epifania, ieri il Papa ne ha parlato anche in un nuovo messaggio su Twitter, il suo 17mo: "Gli uomini sapienti seguirono la stella e arrivarono a Gesù, la grande luce che illumina tutta l'umanità". Il suo account, @Pontifex, conta ormai oltre 2,4 milioni di follower.
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