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Nadia Accetti, dal dolore della violenza subita al perdono, alla riscoperta delle fede. Nicolò Maja, dopo il femminicidio che lo ha privato della mamma e ridotto in fin di vita, che ritorna al lavoro. Sono solo due delle diverse storie di rinascita che saranno raccontate sabato 11 gennaio, in seconda serata su Rai Uno, nel corso della IX edizione di “Women for Women against violence – Camomilla Award”, un programma sui due killer che colpiscono la vita e il corpo delle donne. Uno è silenzioso, si può combattere ma può tornare ancora più violento di prima, il tumore al seno. Il secondo lascia segni e cicatrici più evidenti ma con ferite nel cuore e nell’anima se possibile ancora più profonde.
L'evento tv che vuole ricordare che ogni anno in Italia oltre 110 donne vengono uccise da uomini che quasi sempre dicono di amarle, e che il tumore al seno è la principale causa di mortalità oncologica con 12 mila vittime all’anno. Prodotto dall’Associazione Consorzio Umanitas, ideato e scritto dalla sua presidente, Donatella Gimigliano, e condotto da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, il programma ha la triplice finalità di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle criticità, dare spazio ai racconti di storie di donne in rinascita, che hanno trovato la forza di sopravvivere a situazioni difficili e che possono essere d'esempio per chi è più fragile, aiutare concretamente le vittime ad affrontare quella “tossicità economica” che è una delle problematiche comuni di cui si parla poco, ed invece è spesso un ostacolo importante alla loro piena ripresa psicofisica che impedisce uno sguardo sereno verso il futuro. L'associazione promotrice del premio e della trasmissione, infatti, si incarica anche di fornire un supporto economico alle donne e agli uomini sopravvissuti a una violenza e al tumore al seno le cui storie sono al centro del racconto del programma. Sono ormai più di 20 in 9 anni.
Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, conduttori di Women for Women - Ufficio Stampa
In questa edizione il programma ospita straordinari esempi di resilienza e di forza. Cristina Donadio attraverso il suo corto “La scelta” racconterà il suo vissuto con il tumore al sen. Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, grazie all’attivismo dell’associazione, festeggerà il nuovo impiego nell’azienda dei suoi sogni. La giovane Nadia Accetti, guidata dalla sua grande fede in Dio, darà testimonianza di come ha trasformato il dolore di una violenza, e i gravi disturbi alimentari che le ha causato, in voglia di aiutare gli altri. “Incredibilmente, sono sopravvissuta” – sottolinea - questo è stato il segnale che dovevo vivere. Mani tese si sono avvicinate a me, persone che hanno asciugato le mie lacrime e mi hanno amata anche nelle mie ombre. Ho riscoperto la forza e la voglia di rinascere, imparando ad accettare la mia imperfezione e a riconoscere la mia fragilità. La mia preghiera era: «Signore, se mi salvi, dedicherò la mia vita a chi è nel buio come me". Così, per restituire l’amore ricevuto, ho fondato Donnadonnaonlus”. Nadia racconta poi di come abbia chiamato il suo aggressore e gli abbia detto: “Ti perdono”. Nel corso del programma, infine, previsto anche un monologo di Rosanna Banfi dal titolo “Io ballo per la vita”.