Si apre oggi una settimana cruciale
nel corpo della polizia locale di Roma Capitale, dovrebbero iniziare infatti le prime audizioni dei vigili urbani
coinvolti nel caso di assenteismo. In Campidoglio arriveranno
anche gli ispettori del ministero della Funzione Pubblica,
inviati dal ministro Marianna Madia che nei giorni scorsi ha
promesso "azioni disciplinari" per "colpire gli irresponsabili".
Intanto non accenna a placarsi la polemica politica, con
l'opposizione che parla di "vicenda montata mediaticamente" ed i
sindacati che chiedono le dimissioni del sindaco Marino che non esclude l'ipotesi licenziamenti per il caos di Capodanno. E
nuove norme proprio sulla licenziabilità nel pubblico impiego
vengono annunciate da Renzi "dentro la legge delega" tra
febbraio e marzo.
Nel frattempo c'è attesa per le audizioni dei
caschi bianchi, I primi ad essere sentiti saranno quei 44 agenti
"che non hanno fornito alcuna giustificazione all'assenza ai
turni della notte di Capodanno", come scrive in una nota il
vicesindaco, Luigi Nieri. Dovranno dare spiegazioni del perché
la notte tra il 31 e l'1 non erano in turno, come previsto dal
piano stilato dal comandante Raffaele Clemente. In quella notte,
con il concertone al Circo Massimo e gli spettacoli ai Fori
Imperiali, erano previsti in strada - stando ai numeri riferiti
dal Campidoglio - 905 agenti. Di questi, 767 (85%) non si sono
presentati al lavoro. La maggior parte di loro, 571 (pari al
75%), si è data malata, mentre gli altri hanno comunicato di
essersi assentati per donazione sangue, legge 104, legge 53 e
art. 19. "È evidente - sottolinea Nieri - che il dato
complessivo dell'85% di assenze al turno resta inaccettabile e
va indagato in generale. In particolare, il dato medio delle
assenze per malattia registrato in questo periodo dell'anno si
aggira intorno al 6-7% e dunque si discosta in maniera
macroscopica dal dato del 75% di malattia registrato
quest'anno".
Parte dunque l'"operazione chiarezza" mentre la commissione
interna guidata dal vicecomandante Raffaella Modafferi prosegue
l'indagine interna, che sarà affiancata dagli ispettori del
ministero, addetti al monitoraggio e al supporto. Intanto tra
sindacati e Campidoglio ormai è scontro frontale. All'attacco
Cgil, Cisl e Uil. "Il sindaco continua ad infangare ciò che non
conosce", afferma il segretario locale della Cisl-Fp, Giancarlo
Cosentino. "Anziché promuovere momenti di confronto per trovare
le giuste soluzioni il sindaco torna a minacciare i
licenziamenti", registra invece Claudio Di Berardino della Cgil.
Per la Uil la commissione del Campidoglio è al lavoro solo nel
tentativo di "trovare tra le pieghe di qualche certificato un
capro espiatorio da sacrificare".