lunedì 27 maggio 2024
Un matrimonio combinato, una famiglia che non lascia libertà alle sue figlie... Un romanzo che indaga sul rapporto con il proprio passato
Tre giovani haredì (ebrei ultraortodossi) a Gerusalemme

Tre giovani haredì (ebrei ultraortodossi) a Gerusalemme - Wikimedia commons

COMMENTA E CONDIVIDI

I legami con la propria casa, con la cultura a cui si appartiene per nascita, in fondo con il passato, non si riescono a recidere del tutto. Restano sepolti per anni, ma le circostanze prima o poi dimostrano che o si scende a patti con la propria storia o le ferite non guariscono mai del tutto. È la storia di Rachel, un'ebrea laica, scrittrice di successo in Gran Bretagna. Sposata con un docente universitario più grande di lei che le è stato mentore e che, tra i pochi al mondo, conosce il suo segreto. Un passato che riemerge con prepotenza quando Rachel si traferisce a Milano per un ciclo di lezioni all'università: una studentessa, sua grande ammiratrice, la coinvolge in modo inaspettato in una missione in Israele. E in un passato che ritorna a galla.

Non sveliamo troppo sull'intreccio di Habaytah, verso casa, l'ultimo libro di Maria Elisabetta Ranghetti, scrittrice lombarda che ha già dedicato a Israele e alla complessa cultura ebraica diversi romanzi, da Oltre il mare di Haifa del 2015 a Corri più che puoi del 2017, che nei suoi continui cambi di scena e sati temporali lo avvicina a un giallo. Il vero protagonista, al di là delle vicissitudini della protagonista che ricordano quelle della giovanissima fuggitiva di Unorthodox, è il mondo asfittico della comunità ultraortodossa di Mea Shearim, da dove Rachel è scappata poco più che adolescente per sottrarsi a un matrimonio combinato. Sono le pagine più intense del romanzo, quello in cui si descrive la vita quotidiana della famiglia di charedì, le tradizioni del tutto anacronistiche, la mancanza di libertà e di autonomia delle donne.

È da questo che è fuggita Rachel. Habaytah, verso casa è una storia di legami familiari strappati ma non del tutto e non per sempre, del desiderio o forse del bisogno di ricucire il prima e il dopo della propria vita.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: