Due sedie danneggiate e rovesciate - Collaboratori
L’oratorio femminile “San Filippo Neri” di Caponago reso inagibile dopo un raid vandalico che potrebbe essere stato consumato in due serate. Gli autori, un gruppo di giovanissimi, forse in prima superiore, hanno distrutto le porte di tutte le aule di catechismo, devastato i bagni, ridotto in frantumi l’arredamento, lanciato le sedie nel cortile del Centro Giovanile. Alcune sono state lasciate sul terrazzino, i muri imbrattati con scritte di ogni genere, latte di vernice rovesciati sui pavimenti.
«C’è tanta amarezza – dice ad Avvenire don Davide Cardinale responsabile della Pastorale Giovanile “Casa di Betania” di Agrate, Caponago e Omate – non solo per i danni, diverse migliaia di euro, ma soprattutto per le famiglie dei circa 100 ragazzi che frequentano il San Filippo Neri che dovranno sobbarcarsi il trasferimento dei ragazzi e delle ragazze del catechismo da Caponago all’oratorio di Agrate”.
Il raid è avvenuto forse nella serata di venerdì, ma non è escluso che la banda abbia fatto irruzione negli spazi dell’oratorio anche il giorno precedente. «Hanno distrutto tutto – dice don Davide – con una rabbia, o forse con una inciviltà che ci lascia perplessi. C’è da pensare che fossero per lo più ragazzi del 2008, forse provenienti dal circondario vimercatese, perché fra le tante frasi sconnesse lasciate sui muri c’è n’è una con scritto 2008 Vimercate comanda».
L’oratorio è alla periferia del paese, accanto alla Chiesetta di San Giorgio che confina con il locale cimitero. Una spedizione vandalica che si è protratta per diverse ore. Nelle aule sono state lasciate in bella vista i resti di generi alimentari, bottiglie di birre e alcolici e mozziconi di sigarette. Sul posto per i rilievi, per cercare di dare un volto e un nome agli autori di questa che potrebbe sembrare una spedizione punitiva, sono intervenuti sia i carabinieri di Vimercate che gli agenti della polizia locale che attraverso le telecamere presenti nelle vicinanze sperano di poter arrivare agli autori del raid.
Don Davide con tanta amarezza aggiunge: «mi auguro che gli autori di questi vandalismi possano trovare il modo per rimediare ai danni causati non solo all’oratorio ma a tutta la comunità. Che comprendano l’inutilità di questo gesto. Che è più bello vivere in compagnia con altri, che riescano a scoprire l’importante dello stare insieme, l’inutilità del distruggere».
Netta anche la condanna del sindaco Monica Buzzini che dice: «Quanto è accaduto è molto spiacevole, un fatto che va oltre il danno economico, che deve far meditare sul fatto che ci sono giovani che occupano il tempo a rovinare e distruggere un bene che appartiene a tutti, il nostro oratorio, da sempre punto di riferimento per i giovani».
Don Davide è impegnato in queste ore a trovare l’impresa che possa ricostruire tutte le parti distrutte. «Un intervento economico non indifferente – conclude don Davide– che interroga la Comunità Pastorale, nella speranza che possiamo riaprire l’intera struttura per l’oratorio estivo».