Un'imprudenza fatale, la decisione
di scendere da una pista chiusa, la "nera" di Bellecombe, dove
la neve fresca finalmente caduta dopo settimane di attesa si è
adagiata da alcuni giorni su un manto di ghiaccio:
così sono
morti, travolti da una valanga, due studenti francesi di terza
liceo, alle Deux Alpes.
Due loro compagni di classe e l'insegnante che li guidava,
che ha preso la grave decisione di violare il divieto, sono in
condizioni gravi. Gli altri sono sotto shock.
Morto anche un
turista ucraino che scendeva sulla stessa pista.
"È stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo", ha
annunciato in serata il prefetto della regione Isere, Jean-Paul
Bonnetain. L'insegnante, che aveva pratica di sport ed
esperienza di sci in particolare, non ha tenuto conto di
elementari norme di prudenza. Le condizioni di oggi erano le
peggiori che si possano immaginare, tanto che il rischio valanga
3 - già elevato - era stato appena elevato a 4, quasi il
massimo. Nonostante questo, il gruppo di ragazzi di "premiere",
corrispondente alla terza liceo italiana, tutti provenienti dal
liceo del centro di Lione 'Antoine de Saint-Exupery', si sono
avventurati sulla ripida discesa la cui chiusura era segnalata
da barriere, transenne e cartelli di divieto di accesso.
La valanga killer li ha sorpresi nel pieno della discesa. Per
due di loro e per il turista ucraino non c'è stato niente da
fare. Altri cinque sono stati soccorsi e portati in salvo. Gli
altri sono stati tutti "localizzati" in serata, e affidati ad
una cellula di psicologi che dovrà aiutarli a superare lo shock.
Un'altra squadra di esperti sta assistendo i familiari accorsi
alla scuola di Lione per avere notizie. In serata, per il
governo, è arrivata alla scuola di Lione anche Najat
Vallaut-Belkacem, la ministra dell'Educazione nazionale.
La tragedia è avvenuta a 2.500 metri di quota. La pista di
Bellecombe - come hanno spiegato i maestri di sci delle Deux
Alpes - era chiusa oggi come è stato tutti i giorni fin
dall'apertura della stagione. Una stagione difficile, con poca
neve e ora con la temperatura scesa sotto zero dopo le prime
nevicate. Il risultato è che sotto una quindicina di centimetri
di neve si è formato uno strato di ghiaccio. Con l'aumento delle
temperature nel pomeriggio, il rischio diventa altissimo, tanto
che anche in mattinata i mezzi spalaneve l'avevano percorsa per
cercare di stabilizzare la situazione. Ma l'allarme rimaneva
altissimo, tanto che con il passare delle ore il rischio è stato
elevato a 4.
Con il passaggio degli sciatori, tutti abbastanza esperti, la
spaventosa placca di neve - un centinaio di metri di altezza,
20-30 metri di larghezza - si è staccata ed ha investito
l'intero gruppo. In serata, le ricerche continuano, con i cani
antivalanga, gli elicotteri con le telecamere termiche, gli
squadroni di gendarmeria di alta montagna. Ma nessuno ha
segnalato la scomparsa di sciatori e tutti i ragazzi superstiti
sono al sicuro.