Ansa
Resta ancora tutto da accertare il movente della morte di un uomo di origine africana, rinvenuto ieri in un carrello della spesa in zona Tor Cervara, quadrante est della Capitale.
L’uomo, che presenta segni compatibili con un colpo di arma da fuoco all’addome, è stato trovato da una volante di zona che stava facendo rientro in caserma intorno alle 13.30 in via Raffaele Costi, non molto lontano da uno stabile occupato da migranti e sgomberato più volte, nel 2019 e nel 2021, vicino ad un parco conosciuto per lo spaccio di droga e la prostituzione.
Secondo le prime indagini, l’uomo sarebbe stato colpito con un’arma da fuoco nelle palazzine in via Cesare Tallone, costruite decenni fa e mai finite, trascinato ancora vivo in un carrello e abbandonato duecento metri più avanti, all’incrocio con via Raffaele Costi dove un’ambulanza - chiamata dagli agenti di polizia, visto che l’uomo respirava ancora - ha provato a rianimarlo senza successo.
Per gli agenti andare a perlustrare gli scheletri di cemento di “Penicillina 2” è stato quasi naturale, data la vicinanza. E la presenza delle divise e delle camionette del reparto mobile nella enclave degradata all’ombra dell’autostrada non è stata gradita dagli occupanti.
Momenti di tensione si sono infatti verificati tra alcuni uomini che, dalle palazzine senza mura, hanno urlato insulti e minacce ai poliziotti. Qui, tra i panni stesi e alloggi ricavati con il solo soffitto a riparare dalle intemperie, la vittima sarebbe stata ferita a morte.