Proteste alla Federico II di Napoli - ANSA
Proteste universitarie - di segno opposto - a Napoli e a Roma. Alla Federico II è saltato, in seguito a una protesta degli studenti, un dibattito sul "Ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso" che doveva avere come ospite il direttore di Repubblica Maurizio Molinari, assieme al rettore Matteo Lorito. L'evento è stato annullato vista la tensione che si è creata nella facoltà di Ingegneria a Fuorigrotta, dove una quarantina di studenti ha protestato, tra l'altro, contro i rapporti con Israele degli atenei italiani. Ci sono stati spintonamenti con la polizia, poi l'ingresso degli studenti nella facoltà, dove è stato anche affisso uno striscione con la scritta "Fuori i sionisti dalle università". «Volevamo dire al direttore Molinari - si legge in una nota degli studenti - che, anche se lui sembra non riuscire a capirlo, in Palestina sono 30 mila i morti ammazzati da Israele. Come possono parlare di Mediterraneo mentre si consuma nel cuore dello stesso, un genocidio?».
L'episodio è stato immediatamente stigmatizzato dal Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella - rende noto il Quirinale - ha infatti chiamato al telefono Maurizio Molinari, «esprimendogli solidarietà. Il Presidente ha aggiunto che quel che vi è da bandire dalle Università è l'intolleranza, perché con l'Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente».
Di tutt'altro segno politico, anche se con analoghi risultati, la protesta andata in scena alla Sapienza. «Intimidazione squadrista di militanti di Forza Italia Giovani, esterni all'università, durante il mio corso di Filosofia su Walter Benjamin. È la seconda volta che le lezioni vengono interrotte», scrive su Fb la professoressa di Filosofia Donatella Di Cesare, al centro nei giorni scorsi di una bufera mediatica per un post dopo la morte della br Balzerani. «Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento, così come viene violato il diritto degli studenti». Secondo la docente «non si era mai verificato un episodio di questa entità e questi contorni al Dipartimento di Filosofia della Sapienza».
Ma il Coordinamento di Forza Italia Giovani Roma Capitale controbatte dicendo che si è trattato di «un flash mob silenzioso e non violento prima dell'inizio della lezione. Una protesta educata e corretta, rispettosa del luogo e del contesto. I ragazzi si sono limitati ad entrare in Aula, mostrando le immagini degli uomini uccisi dalle Brigate Rosse durante gli anni di piombo», come sostiene Stefano Benigni, segretario nazionale del movimento giovanile azzurro. «Nulla che impedisse - conclude - il regolare svolgimento della lezione. Non si capisce, quindi, di quale squadrismo parli la professoressa».