mercoledì 24 aprile 2024
L'iniziativa, promossa dall'Università degli studi internazionali di Roma (Unint) ha visto sei tavole rotonde con molti studiosi di diverse discipline. Geopolitica e conversione ecologica tra i temi
Dagli Stati generali della sostenibilità i punti irrinunciabili per domani
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La sostenibilità vista da diversi punti di osservazione. Geopolitica, energetica, produttiva, finanziaria e altro ancora. È il risultato di sei tavole rotonde, con partecipanti dei massimi livelli, per approfondire il tema e proporre strade percorribili indicandone le potenzialità e i rischi. Sono “Gli Stati Generali della Sostenibilità” che si sono svolti nell’Aula Magna dell’Università degli Studi Internazionali di Roma - Unint, con il contributo di accademici, rappresentanti istituzionali, economisti, docenti di varie università, giornalisti, manager e amministratori delegati di primarie aziende. Quello della Sostenibilità, cioè di come incrementare il benessere attuale riuscendo a preservare e migliorare la qualità della vita senza incidere negativamente sulle generazioni future, è uno dei temi più delicati della nostra attualità.

Le giornate di riflessione e approfondimento sul tema della sostenibilità e della transizione ecologica si sono sviluppate attraverso dibattitti su diverse questioni: “Rendicontazione di sostenibilità e nuovi standard” moderata da Sara Trucco, “Innovazione digitale e consumo energetico” moderata da Anna Carla Nazzaro, “Sostenibilità e cambiamenti climatici” moderata da Amedeo Argentiero, “La finanza sostenibile” moderata da Giulia Scardozzi, “Sostenibilità e moda” moderata da Giada Mainolfi, “Geopolitica della transizione energetica e della sostenibilità” moderata dai Sanja Vlahovic e Matteo Mazziotti di Celso.

Al termine dei lavori, dagli “Stati Generali della Sostenibilità” sono emersi «sei urgentissimi punti da affrontare e risolvere per poter avere un futuro possibile». 1) Una comunicazione attendibile su persone, ambiente e governance così da favorire una modifica del modello di gestione aziendale monitorando i rischi legati al greenwashing e al greenhushing. 2) L’utilizzo delle tecnologie, come la blockchain, per garantire trasparenza e tracciabilità nei processi di transizione sostenibile verso un’economia circolare. 3) Un equilibrio tra equità ed efficienza nelle tasse ambientali. 4) Le banche devono considerare i fattori ESG (Ambiente, Società, Governance) nel pricing e nelle decisioni di finanziamento per costruire una finanza responsabile e orientata al futuro. 5) Adottare un modello circolare di fashion business partendo dall’eco-design. 6) Conciliare l’innovazione tecnologica con la sostenibilità, anche per raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione entro il 2030, tenendo presente gli equilibri geopolitici internazionali.

“Gli Stati Generali della Sostenibilità” sono stati finanziati dall’Unione Europea - Next Generation EU tramite il Ministero dell’Università e della Ricerca, con due progetti PRIN 2022 (“Non-Financial disclosure and Audit Quality: Future perspectives in Italy and Europe”, di cui la responsabile Unint è Sara Trucco, e “Saving natural resources: an experimental-behavioral approach to intertemporal environmental decision”, coordinato da Amedeo Argentiero).

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