martedì 28 maggio 2024
Intesa Sanpaolo sostiene il progetto d'inclusione Squadra Dentro, per allenare i detenuti dell'istituto minorile di Casal del Marmo. Lanciata raccolta fondi per rimettere in sesto il campo da gioco
Un calcio al pallone ed è subito la libertà, anche dietro le sbarre

Ufficio stampa Intesa Sanpaolo

COMMENTA E CONDIVIDI

Un calcio al pallone per unire ed imparare a vivere lo sport, anche all’interno del carcere. Per questo Intesa Sanpaolo, coadiuvata nella scelta da Cesvi, ha deciso di sostenere il progetto “Squadra Dentro: sport e carcere” dell’Associazione Antigone attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

Il progetto permetterà di rafforzare la solidarietà e promuovere valori positivi tra i giovani dell’istituto penale minorile di Casal del Marmo a Roma grazie al calcio, sport di squadra capace di unire al di là delle difficoltà. Il progetto Squadra Dentro vuole infatti rafforzare le attività rieducative promosse nel carcere minorile così creare una squadra di calcio formata dai giovani detenuti. Con il supporto di Asd Atletico Diritti, creata nel 2014 da Antigone e Progetto Diritti, tra i 20 e 25 detenuti, selezionati dalla direzione del carcere sulla base del programma personale di trattamento e reinserimento sociale di ciascun ragazzo, seguiti da un allenatore esterno dedicato, potranno frequentare due allenamenti settimanali. E partecipare ai tornei cittadini. Inoltre due detenuti, in base alle valutazioni dell’istituto, saranno formati professionalmente per divenire a loro volta tecnici allenatori.

«Lo sport non è solamente attività fisica ma è solidarietà, rispetto delle regole, perseguimento di obiettivi sani, apprendimento del lavoro di gruppo. Tutto questo è fondamentale per i ragazzi che vivono un'esperienza di detenzione, sempre più segnati da una grande fragilità e da trascorsi tragici – spiega Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone - Rendere disponibile un'attività sportiva strutturata significa mettere nelle mani degli straordinari operatori che lavorano nelle carceri minorili uno strumento che sapranno capitalizzare al meglio nel percorso di recupero del ragazzo, al fine di offrirgli una nuova opportunità di vita».

Per garantire la buona riuscita del programma, il campo da calcio del carcere necessita di manutenzione. Per questo, grazie ad una campagna di foundraising si cercherà di raccogliere i 100mila euro che servono per sostituire le porte, sistemare le panchine e le reti esterne e dotare la struttura di tutti i materiali utili per l’allenamento. Per aderire basta andare su https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/squadra-dentro

«Nell’ultimo rapporto sulla giustizia minorile in Italia, pubblicato a febbraio dall’Associazione Antigone, viene sottolineata l’importanza di creare momenti di integrazione sociale e lo sport, con i suoi modelli relazionali e valoriali positivi, può essere uno strumento fondamentale per realizzarli – dice Roberto Gabrielli, responsabile direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo - Attraverso il programma Formula ci attiveremo con tutte le persone della nostra direzione regionale, e non solo, per contribuire a offrire ai ragazzi detenuti delle prospettive di futuro, di vita, di relazioni».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: