In Germania "bloccate" le auto con conducente che fanno concorrenza sleale ai taxi raccogliendo clienti tramite prenotazioni via smarphone. La compagnia Uber, per ora, non
può più operare sul territorio: è quello che ha deciso il tribunale
di Francoforte, con una disposizione provvisoria emanata con
procedimento di urgenza. I trasgressori del veto potrebbero
esser colpiti da multe fino a 250 mila euro o addirittura
dall'arresto. Immediata la reazione della compagnia americana
accusata di fare concorrenza sleale ai tassisti con un'app che
agevola il reperimento di taxi. "Impugneremo la decisione per
difendere i nostri diritti", ha replicato. A giugno le proteste dei tassisti contro la app, che permette anche di improvvisarsi driver e offrire la propria auto, si erano diffuse in tutta Europa. A Milano in modo particolare c'è stato un lungo braccio di ferro e giorni di sciopero selvaggio da parte dei tassisti che ha portato alla messa al bando dell'app ma non del servizio auto con conducente (con partenza dalle autorimesse). I giudici della città tedesca sono stati ancora più rigorosi bloccando la possibilità di stramette le richieste dali utenti agli autisti. Uber, fondata nel 2009 a San Francisco, è stata valutata a giugno 18,2 miliardi di dollari.