martedì 22 luglio 2014
​Un call center in Polonia agganciava gli over 60 e preparava il terreno. Poi arrivavano i malviventi a portare a termine il colpo. In manette italiani, svizzeri e polacchi
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Una sorta di multinazionale della truffa agli anziani. Sede logistica in Polonia. Sede operativa in Italia. Una rete di malviventi estesa e ben organizzata. Che però ora è stata smantellata. Dalla Polonia cercavano sull'elenco dei telefoni i nomi "tipici" delle persone anziane delle più importanti città del Nord Italia. Nomi tipo Ernestina, Giuseppina o Cesira, poi le bersagliavano di telefonate, sommergendole di parole e discorsi. Come fossero dei veri e propri call center pubblicitari. Poi, in vari modi, riuscivano a truffare diversi di questi anziani. La rete di truffatori di anziani è stata smantellata con un'operazione dei carabinieri di Genova e Novara. I blitz dell'operazione "caro nipote" sono stati effettuati tra il lunedì sera e il martedì mattina. In manette sono finite 12 persone tra Novara, la Polonia e la Svizzera, venti ancora i latitanti. Il numero delle truffe è imponente: 253 colpi contestati tutti andati a segno con mille denunce in tutta Italia. Centrale di questa attività era la città di Novara dove i sinti poi raggiungevano attraverso auto e pullman le vittime. La procura di Novara, su richiesta del procuratore Francesco Enrico Saluzzo, ha chiesto e ottenuto un sequestro preventivo di beni per un milione di euro. Per questo i carabinieri che hanno agito in collaborazione con l'Europol hanno sequestro appartamenti, cantine, box, terreni, diamanti, oro, orologi, cellulare e polizze di pegno.
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