Non accenna a fermarsi l'ondata di sbarchi di immigrati sulle coste della Sicilia. Circa 300 persone sono state soccorse nella notte da navi militari italiane in tre soccorsi effettuati nel mare Mediterraneo nell'ambito dell'operazione
Mare Nostrum. Uno dei migranti era già morto quando militari lo hanno trasbordato. Il decesso sarebbe dovuto ai stenti del viaggio. I trecento migranti stanno per essere trasferiti nel porto di
Pozzallo, dove arriveranno nella mattinata. Sul posto è già presente la squadra mobile della Questura di Ragusa. In arrivo a
Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, la nave "Libra" della Marina militare con a bordo 468 migranti, tra i quali 104 donne e 25 minori, soccorsi nel Canale di Sicilia. L'unità dovrebbe giungere sulle coste agrigentine in mattinata, subito dopo cominceranno le operazioni di trasbordo dalla nave alle motovedette della Capitaneria di porto per il trasferimento a terra dei profughi. Dei ripetuti sbarchi sulle coste del Sud Italia ha parlato ieri il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano sottolienando che con l'operazione
Mare Nostrum l'Italia "è in prima linea nell'assistenza ai migranti e nel contrasto al loro sfruttamento", ma oggi " è
indispensabile un maggiore sforzo collettivo e solidale da parte dell'Unione Europea". Napolitano ha affrontato il tema, incontrando il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor. Anche il ministro dell'interno
Angelino Alfano ha lanciato un appello all'Europa ad intervenire al più presto. "Deve farsi carico di difendere le frontiere italiane che sono frontiere europee, oppure a quelli che entrano in Italia diremo "volete andare il Svezia, Germania o altri paesi del nord Europa? Prego accomodatevì".