martedì 18 settembre 2012
Con 7.246 donatori, l'Italia è il primo Paese europeo per la donazione di cornee. Fin'ora, per eseguire questi interventi, ci si è sempre affidati alla mano del chirurgo, ma gli innovativi itnerventi al laser promettono una maggiore precisione durante l'intervento.
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In Italia si contano circa 5mila trapianti di cornea l'anno e il nostro Paese è il primo in Europa per la donazione di cornee, con 7.246 donatori nel 2011 che, rispetto ai 6.742 del 2010, rappresentano un incremento del 8%. Finora per eseguire questi trapianti sono state utilizzate sempre delle lame impugnate dalla mano del chirurgo. Per questo il nuovo laser afemtosecondi, secondo gli esperti, rappresenta la risposta migliore per una maggiore velocità di cicatrizzazione, minore astigmatismo finale e migliore acuità visiva.
«I rischi legati alle tecniche del passato possono compromettere la regolarità della giunzione fra donatore e ricevente determinando un astigmatismo elevato o irregolare che influenzerà negativamente il risultato visivo finale», sottolinea Aldo Fronterrè, specialista di Chirurgia corneale a Milano e Pavia, già primario di Chirurgia Oculistica presso la Fondazione Maugeri.
Le tecniche del passato, infatti, lasciavano spazio a possibili danni alle strutture intraoculari, tagli incompleti, obliqui, di forma non regolare e soprattutto non perfetta coincidenza della forma del taglio fra donatore e ricevente. Questo nuovo dispositivo invece permette all'oculista una tecnica chirurgica con una precisione inarrivabile rispetto agli strumenti manuali, consentendo innanzitutto una migliore integrazione del tessuto trapiantato.Ma come funziona? Un laser a infrarossi emette degli impulsi ultra corti di durata infinitesimale, nell'ambitodei femtosecondi, da cui il nome. Impulsi contigui vengono localizzati nello spessore della cornea, sezionando soltanto il tessuto calcolato, e creando tagli con una forma e ad una profondità predeterminata con precisione assoluta.
«L'uso di questo laser - prosegue Fronterrè - permette di migliorare la precisione e la sicurezza negli interventi, con un ottimale adattamento fra donatore e ricevente. Queste caratteristiche permettono una cicatrizzazione migliore e più veloce, quindi un ridotto astigmatismo e una ripresa visiva più rapida». Le patologie che più frequentemente necessitano del trapianto di cornea sono cheratocono (una irregolarità di curvatura corneale molto frequente nei giovani, lo scompenso corneale endoteliale), edema cronico conopacizzazione della cornea, (possibile negli anziani sottoposti a intervento di cataratta) e leucomi, cioè cicatrici della cornea.
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