Sei arresti al Comune di Trani per l'appalto della vigilanza degli immobili pubblici. Si tratta del sindaco Luigi Riserbato e altre cinque persone, quasi tutte amministratori comunali in carica o in passato ed un funzionario. Riserbato ha beneficiato dei domiciliari. In
carcere sono finiti l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio, il
consigliere comunale Nicola Damascelli e l'ex consigliere
Maurizio Musci nonchè l'ex amministratore unico dell'Amiu,
Antonello Ruggiero. L'ordinanza del gip di Trani, Francesco
Messina, contesta loro le accuse - a vario titolo - di
associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro
la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata
libertà del procedimento di scelta del contraente. Altre sette
persone sono indagate a piede libero.
C'è un appalto di oltre due milioni
di euro sulla vigilanza degli immobili comunali aggiudicato -
secondo l'accusa - in modo illecito alla società palermitana
Sicurcenter tra le accuse che stamani hanno portato all'arresto
del sindaco di Trani e di altre cinque
persone. Tra i reati contestati anche la concussione per le
richieste di assunzioni fatte all'Amiu per consentire ai
politici di aver consenso elettorale.
Dagli accertamenti della Digos e del pm Michele Ruggiero
sarebbero emersa l'esistenza di un sistema corruttivo che
vedrebbe coinvolti politici, dirigenti e amministratori del
Comune di Trani. Questi - secondo l'accusa - avrebbero creato un
sistema illecito finalizzato alla turbativa d'asta sull'appalto
milionario e un giro di mazzette.