Intrappolati su una nave
in fiamme alla deriva in mezzo alla tempesta, avvolti dal fumo e
costretti ad aspettare per ore sul ponte al freddo mentre il
fuoco divampato nel garage rendeva incandescente il pavimento
anche ai ponti superiori. È l'odissea raccontata dai primi
naufraghi del traghetto Norman Atlantic prelevati in condizioni
di estrema difficoltà dai mezzi di soccorso sulla nave in fiamme
al largo dell'Albania e portati in Puglia per essere assistiti
in vari ospedali salentini.
I passeggeri arrivati sinora stanno bene, hanno sintomi da
ipotermia e in particolare una bimba di 5 anni ricoverata
all'ospedale Perrino di Brindisi. Ma negli occhi hanno ancora il
terrore perché, mentre la nave si inclinava nella tempesta,
sapevano di non avere via di scampo.
E la paura è tutta nella disperata richiesta di aiuto di un naufrago greco ancora a bordo: "fate presto, la nave si è inclinata, siamo in pericolo, bruceremo come topi, non so quanto resisteremò. Paura che resta stampata sul viso di una giovane donna tratta in salvo con i suoi due bimbi dall'elicottero dell'Aeronautica.Ancora seduta
nel cesto che, grazie al verricello, l'ha trasportati dal ponte
della nave all'interno dell'elicottero, stringe i suoi due
piccoli e sembra non credere di avercela fatta.
Sulla nave c'erano 478 persone, ma solo una parte di loro è
riuscita a mettersi in salvo nelle scialuppe, prima che
l'impianto elettrico saltasse bloccando l'impianto che consente
di mettere a mare le barche. Per gli altri passeggeri rimasti è
cominciato così l'incubo dell'attesa dei soccorsi, mentre il
rogo nella pancia della nave si propagava ovunque e il fumo
rendeva inaccessibile qualsiasi zona al chiuso. "Siamo fuori
sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo,
l'incendio si estende sempre di piu", ha raccontato alla tv
greca uno dei naufraghi, Yorgos Stiliaras, aggiungendo "i
pavimenti sono bollenti, le persone tremano e tossiscono. Non si
sa se ce la faremo". Un altro naufrago ha raccontato che le
suole delle scarpe hanno cominciato a fondersi mentre i
passeggeri si trovavano nella zona della reception. La paura per
il rogo che avanzava emerge dalle poche parole di una donna
siriana incinta che è stata tra le prime ad essere salvata con i
suoi due bimbi piccoli e portata nell'ospedale di Galatina
(Lecce). In un inglese stentato è stata capace solo di dire
"fuoco, fuoco" , mentre i suoi bimbi piangevano.
"Sembrava il Titanic", hanno raccontato altre due sorelline
greche portate nell'ospedale di Brindisi. Loro sono ormai in
salvo, ma i loro genitori sono ancora a bordo così come il padre
di una ragazzina di Molfetta di 12 anni, ricoverata
nell'ospedale di Copertino (Lecce) e figlia di uno degli uomini
dell'equipaggio. "Stavo dormendo, siamo stati svegliati dalla
sirena dell'allarme ed è stato un fuggi fuggi generale", ha
raccontato. Anche lei sta bene ma è preoccupata perché non
riesce a contattare i genitori. La madre e il fratello sono
stati tratti in salvo e sono a bordo di un mercantile, il padre
è rimasto a bordo della nave perché lì ci lavora. Moglie e figli
erano andati in Grecia a trovarlo per le feste di Natale e
stavano tornando a casa quando è scoppiato l'incendio.