È ancora giallo sul bilancio finale
delle vittime dell'incendio divampato sul traghetto Norman
Atlantic, partito domenica mattina dalla Grecia e diretto ad
Ancona. Le cifre ufficiali, rese note ieri dai ministri Lupi e
Pinotti, parlano di 427 persone messe in salvo. Dieci le vittime, tra cui due camionisti italiani,
secondo le ultime stime risalenti a ieri sera quando la Guardia
Costiera ha confermato il ritrovamento di altri due cadaveri. Ma
non ci sono certezze sui dispersi. Alcuni nomi fra i salvati non
figurano infatti sulla lista dei passeggeri. Secondo gli
inquirenti mancano all'appello almeno 38 persone. Fra questi Giuseppe Mancuso,
autotrasportatore di 57 anni di Rocca di Caprileone, nel messinese. Mancuso ha chiamato il figlio alle cinque del
mattino di due giorni fa per dire che si trovava su una scialuppa, da
solo. Ma da quel momento non si sono più avute notizie. Il telefono,
da domenica mattina, è irraggiungibile.
"Fare previsioni sul numero dei dispersi ci sembra assolutamente prematuro". Lo ha detto il ministro dei Trasporti,
Maurizio Lupi, in conferenza stampa con il ministro della Difesa
Roberta Pinotti.I corpi ritrovati sono 10, ha confermato il ministro Pinotti.
E 427 le persone tratte in salvo, tutte quelle che erano rimaste sul traghetto.
Per ultimo è sceso il capitano. Rispetto alla lista ufficiale di bordo sono dunque
43 i nomi che mancano all'appello. Ma la prudenza è d'obbligo. Come hanno fatto osservare i ministri, il traghetto aveva effettuato uno scalo: qualcuno potrebbe non essere risalito. In ogni caso, ha chiarito Lupi, le ricerche proseguono in collaborazione con le autorità greche e albanesi.
Secondo il settimanale greco To Vima i dispersi sarebbero 38: fonti citate dal giornale parlano di persone che si sarebbero trovate nel garage.
Il grazie di Renzi ai soccorritori. "Un intervento così ricco di passione, dedizione e tenacia ha consentito di evitare una vera e propria ecatombe": così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a proposito dei soccorritori. A loro, ha detto "va la mia gratitudine a nome di tutti gli italiani. Il lavoro dei nostri connazionali ci render orgogliosi del tricolore e della nostra comune appartenenza".
Il ponte aereo e la nave San Giorgio. Il ponte areo per il salvataggio dei passeggeri non si è interrotto per tutto il giorno di domenica e la notte, protraendosi fino al primo pomeriggio di lunedì. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla nave San Giorgio della Marina. Delle 478 persone salpate a bordo del traghetto (422 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio) quasi la metà sono greci, 54 turchi, 22 albanesi. A Brindisi sono stati portati i 4 feriti più gravi, due che erano a bordo della nave, un aerosoccorritore della Marina e un militare della Capitaneria di porto. Con gli elicotteri sono stati trasferiti in Puglia anche diversi bambini e donne dove sono stati assistiti dai medici e portati in ospedali pugliesi perché presentavano sintomi di ipotermia ma nessuno di loro è in pericolo di vita.
A Bari il mercantile con i naufraghi. È arrivata nel porto di Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus che trasporta 49 naufraghi della nave traghetto Norman Atlantic, recuperati subito dopo l'incendio di domenica al largo di Valona. La nave mercantile
ha attraccato al molo 11 del porto di Bari, dove è stata attivata
la procedura di 'maxi-emergenza'. Le operazioni sono coordinate
dalla Prefettura di Bari e dalla Protezione civile. Ad attendere
i naufraghi c'erano una quarantina di persone tra uomini delle
forze dell'ordine, della protezione civile e operatori del 118.
A bordo della nave mercantile,
tra i 49 naufraghi, anche tre bambini. I naufraghi hanno
sofferto il freddo e la famei. Chi poteva camminare è stato condotto in un presidio medico
avanzato allestito all'interno del terminal crociere; tutti gli
ospedali della zona sono stati allertati e sono pronti per
accogliere i naufraghi.
Salvataggi di mamme e bambini. Diversi bambini piccoli erano sulla nave traghetto Norman Atlantic. I tre bambini soccorsi e portati in elicottero a Galatina nella base del 61esimo stormo sono stati trasferiti in ambulanza con le loro mamme negli ospedali di Galatina e di Lecce. A Galatina si trovano ora due dei bambini soccorsi con la loro mamma che è incinta. L'altro piccolo e la sua mamma sono nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. I piccoli hanno tra i 2 e i 5 anni. Sono tutti in buone condizioni e il trasferimento è stato deciso per accertamenti. A quanto si è appreso, inoltre, altre due bambine di 11 e 12 anni, che fanno parte del gruppo di naufraghi portati inelicottero nella base di Galatina, sono ricoverate nell'ospedale di Copertino (Lecce). Una è di nazionalità greca, l'altra è italiana, di Molfetta (Bari). I loro genitori si trovano ancora sulla nave in fiamme.
I dubbi sulla sicurezza. Problemi sulle porte taglia fuoco. L'ultima ispezione sul traghetto 'Norman Atlantic' - in avaria fra Grecia e Italia con 478 passeggeri a bordo - avrebbe infatti riscontrato sei 'deficiencies' che però non avevano comportato il fermo della nave. Tra i sei problemi rinvenuti nell'ispezione del 19 dicembre scorso nel porto di Patrasso, in Grecia, da
parte dell' organizzazione internazionale 'Paris Mou', il
principale riguardava infatti le porte taglia fuoco ("Fire
doors/openings in fire-resisting divisions") che risultavano
sulla scheda dell'ispezione come "malfunzionanti". Tuttavia non
è chiaro se ciò possa avere avuto un ruolo nell'incendio che è
esploso sulla Norman Atlantic.
Carlo Visentini, armatore del traghetto in fiamme, ribatte
che il 19 il traghetto "è stato sottoposto ai periodici
controlli di funzionalità, che "hanno confermato lo stato di
piena funzionalità della nave". La società armatrice Visemar ha seguito fin dall'inizio le operazioni di soccorso "fornendo tutta la collaborazione possibile al Comando generale che sta coordinando le operazioni di salvataggio dei passeggeri edell'equipaggio: sono a disposizione delle autorità, del Comandante e dell'equipaggio".
Aperta indagine. Sull'incendio avvenuto a bordo del traghetto Norman Atlantic la Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un'inchiesta poi trasferita alla Procura di Bari per competenza, in quanto la nave risulta iscritta al compartimento del capoluogo pugliese. Lo ha reso noto il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, il quale informa che tale decisione è stata concordata con la Procura barese.
«Intrappolati dalle fiamme». Diversi naufraghi raccontano che il pavimento della nave era incandescente e fondeva le suole delle scarpe. "Quando ho visto il fuoco ero vicino al ristorante. Sono sceso al piano inferiore e sono rimasto intrappolato dalle fiamme". È il breve racconto di Leonida Costantiniris, un autotrasportatore greco che si trovava sulla Norman Atlantic e che questa mattina è arrivato a Bari. L'uomo ha ustioni sul volto e in particolare sulle piante dei piedi. Costantiniris è stato tra i primi naufraghi che è stato fatto scendere dal mercantile che lo ha portato a Bari e trasferito in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi, ha spiegato il coordinatore della sala operativa del 118 di Bari, Alexandros Charitos. Le ustioni più gravi sono quelle alle piante dei piedi perché quando l'uomo è rimasto intrappolato nella nave, le scarpe, al contatto con il pavimento incandescente, si sono liquefatte. In tutto sette naufraghi, spiega Di Bello, "sono stati portati in ospedale più che altro per eccesso di zelo". Le strutture ospedaliere coinvolte sono tre: Divenere, San Paolo e Policlinico. Tra gli "ospedalizzati - precisa - ci sono la donna georgiana incita al quarto mese, e il cittadino greco con lievi ustioni sul volto, gambe e piedi". "Ma le loro condizioni di salute - ha concluso - sono buone. E stanno bene anche i quattro bambini, il più piccolo dei quali ha tra i sette e gli otto anni, mente gli altri tre sono adolescenti".