giovedì 12 ottobre 2023
Tre persone nel mirino della Procura di Venezia: due funzionari del Comune e l'amministratore delegato della società proprietaria del mezzo. Oggi conferimento delle perizie su cavalcavia e guardrail
Lo stato di degrado del ponte su cui si stanno concentrando le indagini

Lo stato di degrado del ponte su cui si stanno concentrando le indagini - Fotogramma

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Tre persone sono indagate nell'inchiesta della Procura di Venezia sulla strage del bus di turisti precipitato a Mestre, costata la vita a 21 persone. Si tratta dell'amministratore delegato della società "La Linea", proprietaria del mezzo, e di due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e quello del settore Manutenzione viabilità stradale. Nei loro confronti il pm Laura Cameli ipotizza i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

I tre avvisi di garanzia decisi dalla Procura per la strage del pullman a Mestre, con 21 morti, sono legati al conferimento delle perizie tecniche sulle condizioni del cavalcavia e delle barriere di protezione stradale (il guardrail) che verranno affidate ai tecnici dal magistrato. Si sapranno inoltre le domande alle quali il perito scelto dalla Procura, Placido Migliorino, dovrà dare le risposte, ed entro quali tempi. Il consulente potrà così essere affiancato dagli esperti delle difese degli indagati e delle eventuali parti civili in quello che è un incidente probatorio, ovvero un esame irripetibile. La Polizia locale, titolare delle indagini, avrebbe intanto consegnato al pm non solo il proprio rapporto sull'incidente, ma anche altra documentazione in possesso del Comune di Venezia (l'ente che ha ereditato dalla Provincia il manufatto, precedentemente in capo all'Anas).

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